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Costo dell’acqua, Frosinone carissima mentre a Latina record dispersione

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Provincia più cara d’Italia: Frosinone. A Latina record dispersione

La provincia di Frosinone si conferma la più cara per il costo dell’acqua, con una spesa media annuale per famiglia di 867 euro. Questo dato emerge dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, presentato durante l’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”. A livello nazionale, la spesa media per la bolletta di una famiglia nel 2023 è di 478 euro, registrando un aumento del 4% rispetto al 2022 e del 17,7% negli ultimi 5 anni. Le differenze di costo sono evidenti anche all’interno della stessa regione, come nel caso del Lazio, in cui vi è una differenza di 475 euro tra Frosinone e Rieti.

Il Rapporto ha analizzato le tariffe per il servizio idrico integrato applicate nei capoluoghi di provincia italiani nel 2023, con riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone che consuma annualmente 182 metri cubi d’acqua. Un altro parametro considerato è quello relativo alla dispersione idrica, che si attesta in media al 36,2% nei capoluoghi di provincia e raggiunge il 42,2% su tutto il territorio italiano. In alcune zone del Paese, soprattutto nel Sud e nelle Isole, si arriva a disperdere più della metà dell’acqua immessa in rete.

Durante l’evento sono stati anche presentati i risultati di una consultazione che ha coinvolto 3355 cittadini riguardo alla conoscenza, percezioni e comportamenti di consumo dell’acqua. Dai dati emerge che molti cittadini non sono consapevoli del proprio livello di consumo, con quasi un terzo che non conosce il proprio fornitore del servizio idrico e oltre il 37% che reputa la bolletta troppo elevata. Inoltre, la metà delle persone intervistate ritiene insufficienti le informazioni sulla qualità dell’acqua di rubinetto e vorrebbe riceverne di più attraverso la bolletta.

Tiziana Toto, responsabile nazionale delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, ha dichiarato che è necessario rafforzare gli strumenti di sostegno per le fasce più deboli della popolazione, aumentando la platea dei beneficiari del bonus sociale idrico e diffondendo i bonus integrativi previsti solo in pochi territori. Serve ancora molto lavoro per promuovere comportamenti più sostenibili da parte dei consumatori e contenere i costi crescenti per il servizio idrico.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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