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Cronaca

Ex dirigente condannato a 9 anni per abusi su due ragazzini. La vicenda

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Ex dirigente condannato a 9 anni per abusi su due ragazzini per 4 anni.

Cronaca Roma – Mirko Campoli, ex dirigente dell’Azione Cattolica, insegnante di religione e vicepreside a Tivoli, è stato condannato a 9 anni di carcere per violenza sessuale su minori. Durante un periodo di circa quattro anni, ha abusato di un ragazzino che gli era stato affidato. Tuttavia, non è l’unico caso di abusi legato a Campoli, poiché è stata chiusa una seconda indagine a suo carico e la Procura di Tivoli potrebbe chiedere un secondo processo.

La condanna è stata emessa dalla giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Tivoli, Emanuela Francini, che ha inflitto a Campoli nove anni di carcere, uno in meno rispetto alla richiesta iniziale. La Procura di Tivoli ha concluso un’altra indagine in cui si ipotizza che Campoli abbia abusato anche del fratellino di una delle prime due vittime e di due minorenni in una casa famiglia a Roma. I due minori sarebbero stati violentati durante il sonno.

Le indagini sui primi due casi di violenza sono partite dopo che i ragazzi si sono confidati con le loro fidanzate anni dopo gli abusi. Grazie all’aiuto della Garante per l’infanzia e l’adolescenza nel Lazio, Monica Sansoni, sono stati spronati a denunciare i fatti. I ragazzi avevano rispettivamente 12 e 16 anni all’epoca degli abusi, che si sarebbero protratti per diversi anni in vari luoghi italiani.

Campoli avrebbe abusato del primo ragazzo durante una gita a Gardaland “almeno una volta al mese”, per un totale di circa cinquanta episodi. Il sedicenne, invece, sarebbe stato abusato durante un viaggio d’istruzione a Loreto, in provincia di Ancona, in cui Campoli era presente come professore e vicepreside.

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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