Roma Centro
Fanno ricorso gli attivisti che hanno spruzzato vernice sul Senato
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Vernice su mura del Senato: L’avvocato difensore annuncia ricorso in appello
Dopo la pronuncia del tribunale, i tre imputati sono stati accolti da un applauso caloroso da parte degli attivisti che li attendevano fuori dalla cittadella giudiziaria della Capitale. Il difensore, l’avvocato Cesare Antetomaso, ha commentato la decisione della corte affermando che si tratta di “cittadini che hanno agito per difendere l’ambiente, come sancito dalla Costituzione. L’accesso al Senato non è mai stato vietato e la vernice utilizzata è stata selezionata per evitare danni. Faremo appello contro questa decisione”.
La sentenza ha suscitato un’ondata di sostegno da parte degli attivisti ambientali e dei sostenitori dei diritti civili, che hanno elogiato l’azione dei tre imputati come un atto di difesa dell’ambiente e dei principi costituzionali.
Il difensore ha inoltre sottolineato che l’obiettivo dell’azione non era mai stato quello di danneggiare il Senato o impedire l’accesso al suo interno, ma piuttosto di attirare l’attenzione sulle questioni ambientali e promuovere un dibattito pubblico sulle politiche ambientali del paese.
Il ricorso in appello annunciato dall’avvocato difensore suggerisce che la battaglia legale è destinata a continuare, con la difesa che sostiene la legittimità e la giustezza dell’azione compiuta dai propri assistiti.
La vicenda, che ha attirato l’attenzione dei media nazionali, continua a sollevare dibattiti sulla giustizia ambientale e sulle modalità attraverso le quali i cittadini possono agire per proteggere l’ambiente e promuovere cambiamenti politici significativi.
Resta da vedere come evolverà la situazione con il prosieguo del processo in appello e se questo caso servirà da precedente per altre azioni simili in futuro. Fonte
Roma Centro
Roma, pericolo a Piazza di Spagna : una lastra rischia di cadere (FOTO)
Roma, Piazza di Spagna, l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco
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Roma – Piazza di Spagna : una lastra è pericolante sul tetto della chiesa di Trinità dei Monti : intervento dei Vigili del Fuoco.
Una situazione di pericolo è stata segnalata nel cuore di Roma, precisamente presso la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti in Piazza della Trinità dei Monti. I vigili del fuoco sono intervenuti in risposta a una lastra pericolante situata sul retro del tetto del campanile, ad un’altezza di circa 40 metri, hanno dichiarato le autorità dei vigili del fuoco.
Al momento, tecnici specializzati sono già al lavoro sul tetto della chiesa.
Il personale esperto del nucleo SAF (Speleo Alpinistica Fluviale) ha raggiunto la cima della chiesa e, dopo un’attenta osservazione del posizionamento della lastra di piombo, descritta come di “notevole grandezza e peso”, ha emanato una diffida riguardante l’utilizzo del terrazzo interno e l’accesso ad esso da parte delle persone e del responsabile dell’edificio di culto. Subito dopo, è stato coinvolto un tecnico specializzato insieme a personale qualificato per avviare immediatamente i lavori di messa in sicurezza del tetto o la rimozione della lastra di piombo di copertura. I vigili del fuoco hanno quindi proceduto a verificare le condizioni della lastra pericolante.
In loco, la sala operativa del comando di Roma ha inviato oggi la squadra 1/A, il Nucleo SAF, l’autoscala, il funzionario di Guardia e il Capo Turno Provinciale. Come dimostrato dalle foto diffuse dal comando dei vigili del fuoco di Roma, i pompieri si sono arrampicati fino alla cima della chiesa per valutare le condizioni della lastra pericolante.
Cronaca
21 dentro 30 metri quadri. Bengalese sfrutta i connazionali, ma i proprietari sono italiani
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Cronaca Roma – Questa mattina, nelle vicinanze della stazione Termini di Roma, le pattuglie della Polizia Locale sono intervenute per liberare un appartamento in cui dormivano 21 persone, tutte di nazionalità straniera, stipate all’interno di due seminterrati di dimensioni molto ridotte, rispettivamente di 30 e 40 metri quadri.
L’alloggio, gestito da un cittadino di nazionalità bengalese, era stato trasformato in un dormitorio improvvisato. Gli agenti del I Gruppo Centro Storico della Polizia di Roma Capitale hanno scoperto la presenza di 21 posti letto all’interno dei seminterrati, identificando 8 cittadini di nazionalità bengalese, tutti in regola sul territorio nazionale. Le condizioni igieniche e di vivibilità erano così precarie che è stato necessario richiedere l’intervento del personale della ASL per verificare ulteriormente la salubrità e l’abitabilità dei locali.
Si sta valutando la posizione dei titolari dell’immobile, una coppia di nazionalità italiana, per il cambio di destinazione di uno dei seminterrati, che è stato trasformato da magazzino ad uso abitativo.
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