Cronaca
Finti carabinieri rapinano vittima: botte, pistola e sequestro in strada, violenze a casa
<strong>Cronaca – Un imprenditore di cinquantatré anni di Albano, titolare di un’autofficina in via della Torre, è stato sequestrato e rapinato da un commando armato di finti carabinieri. Gli aggressori, con le pettorine antiproiettile dei carabinieri, hanno avvicinato la vittima dicendo che era indagata per droga e l’hanno costretta a salire in un’auto. Una volta all’interno, gli hanno tolto la vista e lo hanno malmenato, costringendolo a rivelare dove teneva i suoi risparmi.
Un quinto malvivente si è invece messo al volante della vettura della vittima, una Panda, e lo ha accompagnato a casa per fargli aprire la cassaforte. Durante il tragitto, hanno disattivato l’antifurto del cellulare della vittima. Una volta arrivati a casa, i rapinatori hanno immobilizzato la compagna del proprietario dell’officina e il figlio di 14 anni, mentre uno di loro ha sorvegliato. Hanno rimosso i cellulari e hanno costretto l’imprenditore a consegnare loro tutti i risparmi che aveva raccolto in anni di lavoro.
Il figlio della vittima, che lavora nell’officina insieme al padre, ha trovato quest’ultimo agitato sul divano, dopo l’aggressione. La compagna della vittima ha chiamato i carabinieri, attirando l’attenzione dei vicini per le sue urla di disperazione. La figlia della vittima, rimasta vicino alla farmacia dove era avvenuto il rapimento, ha aggiunto che aveva notato una macchina bianca sospetta e aveva visto la stessa auto davanti all’officina.
Il farmacista di fronte al quale si è verificato il blitz armato ha dichiarato di non essere accorto di nulla, dato che la farmacia ha due porte di entrata e un corridoio che separa la zona di vendita dalla strada. La vicenda ha lasciato una profonda scia di terrore e preoccupazione nella famiglia dell’imprenditore e nella zona circostante.