Cronaca
Gino Cecchettin: prima cosa da fare: il libro su Giulia e finanziare la Fondazione

Il libro “Cara Giulia” scritto da Gino Cecchettin sulla figlia è stato descritto come il modo migliore per elaborare il lutto dallo stesso padre della ragazza. Ora, il libro servirà anche a finanziare la Fondazione per la lotta alla violenza di genere che sarà attivata in onore della studentessa di Vigonovo, uccisa a novembre dall’ex fidanzato. Cecchettin ha annunciato che la Fondazione verrà attivata presto e che l’obiettivo del libro è quello di finanziarla.
Durante la presentazione del libro a ‘Che tempo che fa’ condotto da Fabio Fazio, Cecchettin ha dichiarato che avrebbero voluto la Fondazione prima della pubblicazione del libro, ma hanno atteso per renderla il più inclusiva possibile, cercando di coinvolgere vari enti per darle maggiore profondità. L’intento del libro è quindi quello di finanziare questa Fondazione.
Nel libro non viene mai menzionato il nome di Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia. Cecchettin ha spiegato che ha preferito concentrarsi esclusivamente su Giulia. Ha parlato anche del suo rapporto con i genitori di Turetta, dicendo che si sono sentiti un paio di volte, l’ultima a Natale. Ha ribadito il suo sostegno nei confronti dei genitori di Turetta, poiché anche loro stanno vivendo un dramma.
Cronaca
Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.
Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.
Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.
Cronaca
Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

Sabato sera a Frascati, un adolescente di 16 anni è stato accoltellato in un tragico episodio legato a una discussione su una felpa del valore di sessanta euro. Giacomo, il fratello, ha raccontato l’accaduto chiedendo: «Mio fratello sarebbe stato accoltellato per una felpa da sessanta euro?», sottolineando l’assurdità della situazione.
Frascati, il fratello del 16enne accoltellato: «È mite e studioso. Non sappiamo se si salverà»
Giacomo ha descritto Matteo come un ragazzo mite e studioso, e ha riferito che il fratello non indossava da tempo felpe nuove, preferendo un giubbotto rosso regalo dei genitori. Ha chiarito che non esisteva la necessità di denaro maggiore per una felpa, esprimendo incredulità sul fatto che il fratello stesse rischiando la vita per un episodio così banale.
«Una pazzia»
Matteo non aveva mai parlato con Giacomo di cifre elevate legate a vestiti e non era coinvolto in attività illecite. Giacomo ha citato l’assenza di droghe nella vita del fratello, dicendo: «Sarebbe allucinante credere davvero a questo, mio fratello rischia di morire per una felpa? Non è possibile». Attualmente, il 14enne che ha colpito Matteo è in custodia e si trova presso una struttura minorile.
Le ricerche
Le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’arma utilizzata, un coltello da cucina, non lontano dal luogo della colluttazione. Gli investigatori non hanno trovato elementi che possano sostenere il movente collegato all’acquisto della felpa, mentre i cellulari dei due ragazzi sono stati sequestrati per ulteriori indagini. I vicini descrivono il 14enne come un ragazzo educato e rispettabile, sorpresi dalla gravità dell’evento.
Le indagini sono attualmente aperte, in attesa dell’interrogatorio di convalida. La comunità cerca di capire come un simile dramma possa essere accaduto.
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