Attualità
Una Marea umana contro la mafia al Circo Massimo: 50mila con Libera
Roma appare oggi, 21 marzo, come una città libera dalle mafie in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime della mafia, con almeno 40mila persone che partecipano al corteo.
Un elenco apparentemente interminabile di nomi e cognomi di persone uccise dalla mafia viene ricordato, con una vasta partecipazione di almeno 40mila persone a Roma per commemorare le vittime.
Il corteo, organizzato da Libera, vede la presenza di almeno 600 parenti delle vittime in testa, con parole di Don Ciotti che sottolineano la forza continua della mafia nonostante la diminuzione degli omicidi. La presenza numerosa in piazza offre speranza per il futuro.
I giovani sono particolarmente presenti nel corteo come una speranza per il futuro nella lotta contro la mafia, con una partecipazione attiva e consapevole che rappresenta il desiderio di un cambiamento generazionale.
Gli studenti si sono uniti nel corteo a Roma per portare avanti una cultura antimafia e la lotta contro la criminalità organizzata, proprio a partire dalla gioventù e dal sistema educativo e sociale.
L’importanza della testimonianza e della memoria nella lotta contro la mafia viene sottolineata da partecipanti al corteo, che ricordano i valori della legalità, della correttezza e della libertà dall’oppressione della criminalità organizzata.
A Roma, la partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza dimostra una vigile resistenza alla mafia e una volontà di combattere uniti contro ogni forma di criminalità.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
Attualità
L’ex marito di Linda condannato a 3 anni, ridotto in fin di vita: “Ora sono libero e ho paura”
Linda Moberg ha ottenuto una condanna di 3 anni e due mesi per la violenta aggressione subita dall’ex marito nel 2019. Dopo aver denunciato le violenze dopo quasi 20 anni di abusi, il compagno è stato ritenuto colpevole di averla picchiata e tentato di strangolarla. La figlia maggiore del malvivente l’ha trovata in fin di vita e soccorsa. Nonostante la pandemia e i rinvii, la sentenza è stata emessa con 3 anni e 2 mesi di reclusione per il criminale e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Linda, insieme al suo avvocato, ha lottato per la giustizia, ma l’ex marito è ora in libertà, causando paura alla donna.
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