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Parco Torre Angela. Intitolarlo alla vittime dei partigiani? No, non si può

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Parco Torre Angela. Intitolarlo alla vittime dei partigiani? No, non si può

Intitolare il parco a Torre Angela e dedicarlo a due ragazze, una di 23 anni e l’altra di 13, uccise dai Partigiani non si può. E’ questo in sostanza quello che si chiede a Nicola Franco, presidente del VI Municipio e unico minisindaco di centrodestra di Roma Capitale, che vuole intitolare il parco di Torre Angela di via Celio Caldo a Norma Cossetto e Giuseppina Ghersi.

Ora arriva anche la proposta della presidentessa dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli che critica la scelta di Franco, nel rendere omaggio a una povera bambina di appena 13 anni, violentata e poi uccisa dai partigiani, e di una ragazza uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani.

La domanda lecita è la seguente “Perché non si possono ricordare due ragazze uccise dai partigiani?” Forse la risposta è sin troppo scontata, ma svela quanta faziosità vige nei nostri attuali governanti.

La proposta di Nicola Franco è giusta e sacrosanta, facendoci capire come nella guerre non esistono morti di serie A e di serie B, e che non c’è nulla di male nel ricordare TUTTE le vittime di violenza dei conflitti armati, anche quelle uccise da chi la guerra l’ha vinta. Perché qui non si tratta di omaggiare i reduci di Salò o i gerarchi fascisti, qui si tratta di rendere omaggio a una bambina di 13 anni struprata e uccisa solo perché fece un tema su Mussolini.

Presero la bambina, e ci giocarono a pallone, portandola in uno stato comatoso, perdendo tanto sangue che non aveva più la forza di chiamare suo papà, poi si sfogarono su mia moglie, malmenandola e percuotendola in modo che lascio alla vostra immaginazione, poi in cinque cominciarono a battermi con il calcio del moschetto, sulla testa e sulla schiena, tutto ciò perché rivelassi dove avevo nascosto altri soldi e altro oro.”

Queste le parole del padre di Giuseppina Ghersi riportate su fanpage, non certo un giornale schierato a destra.

Svetlana Celli propone invece, quasi per dispetto, di intitolare il parco di Torre Angela alle staffette partigiane come proposto da Anpi. “Mi auguro che il presidente del Municipio VI Nicola Franco faccia un passo indietro e non accolga la richiesta di intitolarlo invece a Cossetto e Ghersì arrivata da Azione Frontale, gruppo di stampo neo fascista. Sarebbe un segnale importante per affermare ancora una volta i valori dell’antifascismo nella nostra città”.

Forse sarebbe importante non solo affermare le nefandezze del fascismo (qui il ricordo per Matteotti un padre della democrazia), ma anche gli abusi e i crimini di alcuni comunisti partigiani.

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