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Protesta trattori, agricoltori danno fuoco balle fieno Nomentana: traffico tilt

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Protesta trattori, agricoltori danno fuoco balle fieno Nomentana: traffico tilt

Nel pomeriggio di oggi si è verificata una protesta degli agricoltori su via Nomentana, all’altezza del civico 1111. I manifestanti hanno incendiato quattro rotoballe di fieno da 400 chili ciascuna intorno alle 16.30, durante il picco massimo di traffico. La circolazione è stata parzialmente bloccata e il fumo ha invaso la strada. Sul posto sono intervenuti Polizia, Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Roma Capitale.

Dal 6 febbraio, il movimento degli Agricoltori Italiani è in presidio sulla via Nomentana. Questo pomeriggio, circa un centinaio di agricoltori con i loro trattori hanno deciso di passare all’azione, incendiando delle grandi rotoballe di fieno. Le fiamme sono state poi spente dai Vigili del Fuoco e nessuno è rimasto ferito. Per consentire le operazioni di spegnimento dell’incendio, via Nomentana è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia tra il Grande Raccordo Anulare e Viale Sora Lella, con la polizia municipale presente per regolare il traffico e lunghe code che si sono formate in zona.

La protesta degli agricoltori è seguita a quella di stamattina al Campidoglio, dove il movimento si è riunito per portare avanti le proprie richieste. Il presidente di Agricoltori Italiani, Salvatore Fais, ha dichiarato che continueranno a manifestare a livello nazionale con cinque presidi fissi e che chiederanno una riforma dell’agricoltura finché il governo non fornirà delle risposte. La Lega ha attaccato il governo accusando Meloni e Salvini di esasperare gli agricoltori.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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