Cronaca
Rissa al Mc Donald, Quindicenne accoltellato da un peruviano. La famiglia cerca testimoni. Cambiare le legge per i minorenni

Cronaca Roma – I famigliari del quindicenne accoltellato davanti al Mc Donald’s di via Tiburtina sono convinti che non ci sia stata alcuna rissa, ma piuttosto una brutale aggressione. Su social media stanno cercando testimoni dell’incidente, poiché il loro caro è miracolosamente sopravvissuto. Il giovane è stato colpito alla gola con un coltello da un altro minorenne di 17 anni.
L’aggressore, cittadino peruviano, è stato fermato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio. Tuttavia, attualmente è in libertà sotto la custodia della madre. Gli amici della vittima ritengono che l’aggressore abbia tentato di uccidere il giovane, nonostante sia a casa. La famiglia e gli amici hanno lanciato un appello sui social media alla ricerca di testimoni che possano contribuire a ricostruire l’accaduto.
Secondo la loro versione, il quindicenne era al fast food con un amico quando due ragazzi sono entrati e hanno iniziato a lanciare patatine fritte addosso. Dopo una breve discussione, i due gruppi si sono dati appuntamento fuori, dove il giovane è stato colpito alla gola. La polizia ha sequestrato il coltello usato nell’aggressione e le indagini sono in corso per chiarire gli eventi.
La famiglia vuole risposte immediate e su Facebook si discute dell’episodio e delle altre violenze nel quartiere, tra cui aggressioni e rapine. La brutalità dell’incidente fa tornare alla mente degli abitanti del quartiere i precedenti episodi di violenza giovanile, come quello di un 17enne picchiato da una baby gang lo scorso dicembre in un parco della zona.
Cronaca
Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.
Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.
Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.
Cronaca
Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

Sabato sera a Frascati, un adolescente di 16 anni è stato accoltellato in un tragico episodio legato a una discussione su una felpa del valore di sessanta euro. Giacomo, il fratello, ha raccontato l’accaduto chiedendo: «Mio fratello sarebbe stato accoltellato per una felpa da sessanta euro?», sottolineando l’assurdità della situazione.
Frascati, il fratello del 16enne accoltellato: «È mite e studioso. Non sappiamo se si salverà»
Giacomo ha descritto Matteo come un ragazzo mite e studioso, e ha riferito che il fratello non indossava da tempo felpe nuove, preferendo un giubbotto rosso regalo dei genitori. Ha chiarito che non esisteva la necessità di denaro maggiore per una felpa, esprimendo incredulità sul fatto che il fratello stesse rischiando la vita per un episodio così banale.
«Una pazzia»
Matteo non aveva mai parlato con Giacomo di cifre elevate legate a vestiti e non era coinvolto in attività illecite. Giacomo ha citato l’assenza di droghe nella vita del fratello, dicendo: «Sarebbe allucinante credere davvero a questo, mio fratello rischia di morire per una felpa? Non è possibile». Attualmente, il 14enne che ha colpito Matteo è in custodia e si trova presso una struttura minorile.
Le ricerche
Le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’arma utilizzata, un coltello da cucina, non lontano dal luogo della colluttazione. Gli investigatori non hanno trovato elementi che possano sostenere il movente collegato all’acquisto della felpa, mentre i cellulari dei due ragazzi sono stati sequestrati per ulteriori indagini. I vicini descrivono il 14enne come un ragazzo educato e rispettabile, sorpresi dalla gravità dell’evento.
Le indagini sono attualmente aperte, in attesa dell’interrogatorio di convalida. La comunità cerca di capire come un simile dramma possa essere accaduto.
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