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Simona Ventura e Giovanni Terzi sceglieranno l’hotel di lusso amato da Fellini per il matrimonio

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Simona Ventura e Giovanni Terzi sceglieranno l’hotel di lusso amato da Fellini per il matrimonio

Giovanni Terzi ha fatto una proposta di matrimonio in diretta a Simona Ventura il 9 dicembre 2023 durante la nona puntata di Ballando con le Stelle, dove la conduttrice partecipava come concorrente. Nonostante l’emozione generale, Simona ha accettato la proposta portando la coppia verso l’altare dopo 5 anni di relazione. Questo sarà il secondo matrimonio per Simona, essendo stata precedentemente sposata con Stefano Bettarini, il quale ha recentemente rivelato il motivo della loro rottura: il tradimento di lei.

Simona Ventura ha rivelato che lei e Giovanni Terzi si sposeranno il 6 luglio e ha anche anticipato alcuni dettagli sulle festività che sta organizzando per il matrimonio. La lista degli invitati è già lunga e comprende amici, parenti e colleghi del mondo dello spettacolo.

C’è molta curiosità sul look nuziale di Simona, ma la sposa non ha rivelato molti dettagli. È stata confermata la collaborazione con Enzo Miccio per la creazione di un abito bianco non troppo classico ma spettacolare, adatto alla sua personalità vivace. Si prevede che ci sarà più di un cambio di abito durante le festività, seguendo la tendenza di molte spose vip.

Simona Ventura e Giovanni Terzi hanno scelto il Grand Hotel di Rimini come location per le loro nozze. Questa struttura rinomata e di prestigio è stata scelta per la sua storia legata al cinema italiano e in particolare a Federico Fellini, che alloggiava lì quando tornava a casa da Roma. Il Grand Hotel è un hotel a 5 stelle con una storia centenaria, diventato monumento nazionale nel 1994 e oggi facente parte del gruppo Batani Select Hotels della Famiglia Batani. La struttura offre una vasta gamma di servizi tra cui ristoranti, spiaggia, piscina, Spa, fitness center e molte attività sportive.

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!

In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?

L’occupazione che ha fatto scalpore

Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.

Reazioni e impatti immediati

Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.

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