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Truffa della finta operatrice sanitaria: deruba pazienti in ospedale

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Truffa della finta operatrice sanitaria: deruba pazienti in ospedale

Cronaca Roma – Gli anziani sono spesso vittime di truffe anche all’interno degli ospedali, come è successo al Santo Spirito di Roma, dove una donna di 41 anni si è spacciata per un’operatrice sanitaria e ha ingannato un paziente facendosi consegnare dei gioielli d’oro. La truffa è stata però sventata e la donna è stata arrestata dalla polizia.

La donna si è infiltrata all’interno dell’ospedale Santo Spirito di Roma vestita da operatrice sanitaria, riuscendo a convincere una paziente anziana a consegnarle i suoi gioielli d’oro. Grazie all’intervento tempestivo della polizia di Stato, la truffa è stata scoperta e la donna è stata arrestata, mentre i gioielli sono stati restituiti alla proprietaria.

Non è la prima volta che si verificano episodi simili negli ospedali romani. La truffa della finta operatrice sanitaria consiste nel camuffarsi da personale ospedaliero, guadagnare la fiducia dei pazienti e convincerli a consegnare i propri oggetti di valore. Nel caso specifico, la donna si è avvicinata alla paziente anziana, ha instaurato un rapporto di fiducia e la ha convinta a consegnarle i gioielli d’oro.

I poliziotti sono intervenuti dopo una segnalazione e hanno arrestato la donna. La paziente anziana, ingannata dalla sua falsa gentilezza, ha consegnato i gioielli convinta che sarebbero stati consegnati al marito. La truffa è stata sventata e la donna è stata processata in via diretta davanti al giudice.

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.

La segnalazione e l’intervento

La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.

Controlli a terra

Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.

Un episodio a lieto fine

Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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