Attualità
Truffata la zia di Benedetta Rossi: Finti carabinieri conoscevano tutto della famiglia
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Benedetta Rossi ha realizzato un video su Instagram per denunciare la truffa subita dalla zia paterna, che è stata raggirata da finti carabinieri che le hanno raccontato che il figlio aveva investito una bambina. Nel video, Benedetta spera che le informazioni possano essere utili ad altre persone per riconoscere la truffa e rivolgersi alle forze dell’ordine in tempo.
La zia di Benedetta Rossi, Rossella, ha deciso di mettere la faccia per raccontare la brutta esperienza e evitare che altre persone possano essere vittime dello stesso inganno. I truffatori avevano informato Rossella che suo figlio aveva investito una bambina e che aveva bisogno di soldi perché era stato arrestato. Dopo aver dato loro i soldi, si è resa conto che tutto era falso e che era caduta nella trappola. Benedetta Rossi ha aggiunto che è importante informare più persone possibile su questa truffa per evitare che altri cadano nello stesso inganno.
Una precisazione importante è stata aggiunta da Benedetta Rossi alla fine del video: i truffatori conoscevano molti dettagli sulla famiglia di Rossella, come nomi, età, lavoro e abitudini, rendendo la truffa ancora più credibile e facendo sprofondare Rossella nel panico.
La storia della truffa subita dalla zia di Benedetta Rossi ha suscitato emozione e tristezza in entrambe, con Rossella che ha pianto per tre notti e tre giorni per essere stata presa in giro. Benedetta ha voluto condividere la storia per mettere in guardia le persone sul pericolo di questo tipo di truffa e sull’importanza di rimanere vigili di fronte a telefonate sospette.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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