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25 Aprile, atto vandalico a Roma: chi sarà stato a sporcare la lapide di Forte Bravetta
Chi ha vandalizzato la lapide a Forte Bravetta?
Un grave atto di vandalismo di matrice è stato riscontrato alla lapide per i partigiani di Forte Bravetta. L’accaduto è stato prontamente denunciato dal presidente del XII Municipio e dall’Anpi, l’Associazione Partigiani che afferma: “I fascisti non cambiano mai”.
La denuncia del Municipio e dell’Anpi
Si tratta di un insulto alla memoria di chi ha combattuto per la libertà, quanto accaduto a Forte Bravetta a Roma, luogo di commemorazione delle vittime del nazifascismo. Una scritta offensiva è stata lasciata durante la notte con uno spray rosso. L’autore o gli autori sono riusciti a fuggire senza essere identificati e la scoperta ha avuto luogo questa mattina. Le persone che hanno segnalato l’accaduto sono Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma XII e Daniela Cirulli, presidente del circolo Anpi territoriale. I due infatti, hanno trovato la lapide imbrattata in occasione delle celebrazioni.
La reazione dell’Anpi
L’Anpi ha commentato l’accaduto dichiarando: “Inizia così il nostro 25 aprile. Questo gesto dimostra l’attualità della lotta antifascista oggi e offre un motivo in più per esserci, con le nostre corone in mano nei luoghi dove onoriamo i martiri della Resistenza. A partire dalle 12.30 di oggi, e fino a sera, ci troverete a Forte Bravetta”.
Le autorità competenti di Roma sono già al lavoro per rimuovere la scritta e per identificare i responsabili. La lapide imbrattata porta i nomi di 68 martiri, sia militari che partigiani, che appartenevano alla Resistenza romana e che furono imprigionati e trucidati nel periodo di occupazione della città, dopo l’8 settembre 1943 fino alla successiva liberazione.
Il Partito Democratico condanna l’atto vandalico
Il Partito Democratico ha denunciato l’episodio di vandalismo con parole di condanna: “Oggi, nel giorno in cui si celebra la Liberazione, ci ritroviamo a denunciare queste scritte vergognose sulla lapide del Forte Bravetta nel Municipio XII. Si tratta di un atto di vandalismo serio che non solo offende la memoria, ma rinnega la tragedia del fascismo e disprezza i martiri della Resistenza”.
Adesso resta da capire, come prima cosa, chi ha compiuto questo gesto. Seconda cosa, perché accollare subito a una parte politica un simile gesto, così privo di ogni logica e terza cosa, perché la scritta con la vernice rossa, colore non in uso negli estremisti di destra e soprattutto perché non mettere una sigla o un simbolo? Alla stupidità umana non c’è confine, però anche ai pregiudizi verso gli altri. Una preghiera ai caduti per la libertà.