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Aggressione a dirigente polizia durante scontri alla Sapienza: Meloni condanna violenze

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Aggressione a dirigente polizia durante scontri alla Sapienza: Meloni condanna violenze

Giorgia Meloni condanna le violenze alla Sapienza

Giorgia Meloni ha espresso la sua condanna nei confronti degli atti di violenza accaduti durante gli scontri di ieri presso l’Università La Sapienza di Roma, durante un corteo a sostegno della Palestina. In seguito a questi scontri, due studenti sono stati arrestati e un dirigente della polizia è stato aggredito.

Gli scontri di ieri alla Sapienza

Il bilancio degli scontri

Un delegato della Polizia di Stato è stato preso a pugni durante gli scontri di ieri presso l’Università la Sapienza in Roma che sono culminati in due arresti di studenti e diversi feriti. Meloni ha rilasciato una dichiarazione esprimendo “la sua piena condanna delle violenze perpetrate dai collettivi a Roma”. Nel corso dell’università, ci si attende l’ormai prossima riunione del Cda e del Senato accademico in merito a degli accordi di ricerca con Israele.

Il processo in corso per i due studenti

Il processo per i due studenti arrestati in seguito agli scontri è fissato per oggi. Gli studenti hanno organizzato un presidio a Piazzale Clodio. Entrambi sono stati arrestati per aver cercato di entrare nel senato accademico e in un commissariato, durante l’aggressione al delegato della polizia. I protestanti continueranno con una manifestazione davanti al carcere di Regina Coeli, in occasione della Giornata del prigioniero palestinese.

Le reazioni della politica

Oltre a Giorgia Meloni, anche la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, hanno condannato gli scontri all’Università La Sapienza. Bernini ha espresso il proprio sostegno alla Rettrice, Antonella Polimeni, aggiungendo che “La ricerca non si boicotta”.

Il ministro Piantedosi è intervenuto personalmente, contattando il capo della polizia, Vittorio Pisani, per sincerarsi delle condizioni di salute degli operatori delle forze di polizia aggrediti durante gli scontri, esprimendo la sua solidarietà.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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