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Cronaca Roma – Padre riceve condanna a dieci anni di reclusione

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La scoperta degli abusi
Cronaca Roma – Il primo indizio emerse quando una bambina si presentò al pronto soccorso con diverse ferite sulle braccia e sul corpo. I medici, sospettando di abuso, chiamarono immediatamente la polizia. Gli ufficiali scoprirono, a seguito dei necessari inquirenti, una rete di abusi e maltrattamenti inflitti alla bambina.
Conferma delle accuse e condanna dell’aggressore
La Corte d’Appello di Roma ha condannato un uomo a dieci anni di carcere per aver maltrattato e abusato sessualmente della sua figlia di nove anni. Dopo che la sentenza è diventata definitiva, l’uomo è stato trasferito dal reparto di Medicina Protetta al carcere di Mammagialla.
Il terribile racconto della vittima
Secondo Il Messaggero, gli abusi sono avvenuti undici anni fa, nel 2013, quando la bambina aveva solo nove anni. Era stato il personale dell’ospedale a chiamare la polizia dopo aver notato le ferite sul corpo della piccola. Quando interrogata, la bambina rivelò alle forze dell’ordine chocche erano le crudeltà che suo padre le faceva subire. Le disse: “Mi frusta perché non sono brava”. Ma le crudeltà non terminavano qui.
Abusi sistematici e condanna definitiva dell’aggressore
Oltre a frustarla, il padre costringeva la bambina a scrivere ripetutamente “devo essere più brava”. La piccola rivelò anche che suo padre spesso la raggiungeva in doccia, toccandola inappropriatamente. Di conseguenza, le accuse nei confronti dell’uomo aumentarono, includendo non solo abusi in famiglia ma anche violenza sessuale aggravata dal vincolo di parentela. Durante il processo, le accuse della bambina furono confermate, emergendo un quadro di violenze e maltrattamenti sistematici inflitti alla bambina e alla sua famiglia, che vivevano nel terrore a causa dell’uomo.
Condanna definitiva dell’aggressore
Il 19 aprile, la condanna dell’uomo è diventata definitiva e dovrà scontare dieci anni di carcere.Fonte
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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