Attualità
Divieto di balneazione in 4 spiagge a Torvaianica per l’estate 2024: i dettagli

Beach closures in Torvaianica in 2024
The beaches of Torvaianica are prohibited for swimming in spring-summer 2024. The four affected beaches are located near the ditches: Pratica di Mare, Crocetta, Rio Torto, and Orfeo.
In Torvaianica, a municipality of Pomezia, there are four beaches with a total swimming ban. Therefore, bathing will not be permitted on nearly two kilometres of the total nine-kilometre coast. The prohibited beaches for the spring-summer 2024 season are the four located near the ditches: Pratica di Mare, Crocetta, Rio Torto, and Orfeo.
Swimming ban and details of affected areas
The swimming ban was enacted with ordinance 10 of April 23 by the Municipality of Pomezia. It pertains to four areas of the Torvaianica coastline. The four specific beaches concerned are:
- 250m to the left and 250m to the right of Fosso Pratica.
- 250m to the left and 250m to the right of Fosso della Crocetta.
- 250m to the left and 250m to the right of Fosso Orfeo.
- 250m to the left of Fosso Rio Torto.
The prohibition will remain in effect, as stated in the ordinance, “until further results of bacteriological analysis conducted by Arpa Lazio on marine water samples taken from the coast.”
Roman coast receives Excellence Award for the third consecutive year
The ordinance also “orders that the Maintenance Service of the Works and Public Works Section of the Municipality of Pomezia, provide for the posting of suitable signage indicating the areas suitable for bathing with an indication of the water quality. As well as the posting of suitable signage indicating areas unfit for swimming as indicated in the note from the Lazio Region – Regional Environment Directorate – Climate Change, Energy Transition and Sustainability… that is attached to this Ordinance and forms an integral and substantial part of it.”
New measures for the summer beach season
The Municipality of Pomezia also reports that this year there will be eight beaches that will have a lifeguard station from June 15 to September 15. The same beaches will also be accessible for the disabled through walkways. Here is the list:
- Station No. 1: located at Via Brema on the left of the area handed over to the Air Force – Sea passage No. 9.
- Station No. 2: located at Via Nizza to the south of Station No. 1 and to the north of the “Tinga” establishment, Sea passage No. 9.
- Station No. 3: located at Via Positano and Via Ischia – Sea passage No. 28.
- Station No. 4: located at Viale France to the south of the “Bagni Belvedere” establishment – Sea passage No. 37.
- Station No. 5: located at Viale France to the north of the “Piccolo Porto” establishment – Sea passage No. 40.
- Station No. 6: located at Via Seville between the “Miami Beach” establishment and the “Univelica” establishment – Sea passage No. 46.
- Station No. 7: located at Via Belgrade – Sea passage No. 56.
- Station No. 8: located at Via Prague, sea passage No. 58.
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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