Attualità
I cantanti contro L’intelligenza artificiale, ma nessuno dice nulla sull’auto-tune

Ora i cantanti piangono, però si dimenticano con troppa facilità che l’Auto-tune ha fatto diventare celebri anche persone che non avevano nessun talento.
I tempi cambiano anche per loro e, dopo anni di finti artisti e di donzelle che oltre a spogliarsi non avevano tante qualità canore, ecco che i musicisti americani firmano una lettera di dissenso, nonostante siano pluri-milionari. Dopo gli attori, anche loro una bella casta, ora è il turno dei cantanti.
Il malcontento dell’industria musicale contro l’intelligenza artificiale generativa
Il movimento di rivolta contro l’intelligenza artificiale si sta intensificando sempre di più. Dopo gli scioperi di Hollywood, più di 250 artisti musicali hanno deciso di esprimere collettivamente il proprio dissenso. Il martedì scorso, hanno firmato una lettera aperta indirizzata alle aziende tecnologiche, agli sviluppatori e alle piattaforme di streaming per opporsi all’utilizzo non autorizzato della loro musica da parte dell’intelligenza artificiale generativa.
La protesta dei grandi nomi della musica
Tra i firmatari della lettera troviamo artisti del calibro di Billie Eilish, Nicki Minaj, Elvis Costello, R.E.M., Mumford & Sons, Katy Perry, Norah Jones, Ja Rule, Jason Isbell e i Pearl Jam. La protesta coinvolge una vasta gamma di generi musicali e rappresenta un’iniziativa dell’Artist Rights Alliance, un’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti degli artisti nell’era digitale.
La critica all’utilizzo non autorizzato della musica
Gli artisti riconoscono il potenziale creativo dell’intelligenza artificiale, ma denunciano il fatto che alcune aziende stiano utilizzando il loro lavoro per addestrare modelli di intelligenza artificiale senza il loro consenso. Questo approccio minaccia direttamente la sostentamento degli artisti umani, dal momento che le royalties pagate vengono diluite da un’enorme quantità di “suoni” e “immagini” generate artificialmente.
Una minaccia per l’esistenza dei musicisti
Per molti musicisti, cantautori e artisti che dipendono dalle royalties per vivere, questo uso non autorizzato della loro musica potrebbe risultare catastrofico. L’introduzione di modelli generativi di intelligenza artificiale che competono con il lavoro umano potrebbe mettere a rischio l’esistenza stessa dei creatori musicali. La protesta degli artisti è un segnale chiaro alle aziende tecnologiche: è necessario rispettare i diritti degli artisti e garantire una remunerazione equa per il loro lavoro creativo.
Attualità
Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

Una serata incandescente a Roma: scontri tra tifosi prima del derby Lazio-Roma. Fuori dall’Olimpico, i supporter si sono fronteggiati con "il lancio di oggetti contro la polizia". Le tensioni si sono infiammate, mostrando ancora una volta come lo sport possa diventare terreno di scontro politico. #Roma #Derby #Scontri #Politica
Durante il tanto atteso derby tra Lazio e Roma, la tensione è esplosa fuori dallo stadio Olimpico. I tifosi delle due squadre, mai realmente amichevoli, hanno trasformato la serata in un campo di battaglia urbano. Il lancio di oggetti contro la polizia ha segnato uno dei momenti più critici della serata, dimostrando come il calcio, in Italia, sia spesso più di un semplice gioco.
Scontri fuori dall’Olimpico
I disordini sono iniziati quando gruppi di tifosi, armati di bottiglie, pietre e altro, hanno deciso di sfidare non solo i rivali sportivi ma anche le forze dell’ordine. La polizia, già pronta per gestire le consuete tensioni di un derby, si è trovata a fronteggiare una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Le immagini dei tafferugli hanno rapidamente fatto il giro del web, mostrando un paese dove il calcio è ancora una metafora della divisione sociale e politica.
La risposta delle autorità
Le autorità hanno prontamente risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di lacrimogeni per disperdere la folla. Nonostante gli sforzi, la situazione è rimasta tesa per buona parte della serata, con alcuni agenti leggermente feriti e diversi tifosi fermati. La questione solleva inevitabilmente un dibattito sulla gestione della sicurezza durante eventi sportivi di massa e sul ruolo che il calcio gioca nella società italiana.
Sport e Politica: un binomio inevitabile
Il calcio in Italia non è solo un gioco, ma un riflesso delle dinamiche sociali e politiche. Gli scontri di ieri sera non sono solo una questione di rivalità sportiva, ma anche di identità e appartenenza politica. La frase il lancio di oggetti contro la polizia diventa, in questo contesto, un simbolo di una frustrazione più profonda, che va oltre il semplice risultato di una partita.
Le immagini e i video degli scontri, diffusi rapidamente sui social media, hanno mostrato ancora una volta come il calcio possa essere un terreno fertile per tensioni sociali, con i tifosi che spesso portano avanti battaglie che vanno oltre i confini del campo da gioco.
Attualità
Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

#Roma #Cronaca #Ladri Un cittadino romano trova dei ladri che rovistano nella sua camera da letto, prende il fucile e spara. L’incredibile vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla legittima difesa. Ecco i dettagli dell’accaduto.
Un cittadino di Roma ha vissuto momenti di puro terrore quando ha sorpreso dei ladri mentre rovistavano nella sua camera da letto. La risposta dell’uomo è stata immediata: ha imbracciato il fucile e sparato contro i malviventi. L’episodio, che ricorda sempre più una scena da film western, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni sulla legittima difesa.
L’incidente è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza percepita dai cittadini, che si sentono sempre meno protetti dalle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo è stata definita da alcuni come un atto di legittima difesa, mentre altri criticano la violenza della risposta. La questione è stata ulteriormente alimentata da commenti come quello di un vicino che ha dichiarato: "Meglio un ladro morto che un cittadino derubato", commento che, seppur politicamente scorretto, riflette un sentimento diffuso di frustrazione e paura.
Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire se ci siano gli estremi per l’applicazione della legittima difesa o se si sia trattato di un eccesso di difesa. Intanto, il dibattito pubblico continua a infiammare i social, con opinioni che vanno da chi sostiene che "la giustizia deve fare il suo corso" a chi pensa che "la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".
L’episodio solleva questioni importanti su come la società e le leggi debbano bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la prevenzione della giustizia fai-da-te.
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