Cronaca
Incidente autobus a Monte Mario, fra i feriti dello scontro anche una neonata
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Monte Mario, Scontro tra bus a Roma, tra i feriti anche una neonata
Cronaca Roma – Un incidente avvenuto nel primissimo pomeriggio a Monte Mario, periferia nord di Roma, ha causato nove persone ferite e molta paura. Un autobus ha perso il controllo, schiantandosi prima contro un altro bus parcheggiato e poi contro un terzo autobus in movimento e pieno di passeggeri. Tra i feriti c’è una bimba di soli 2 mesi insieme alla giovane madre.
L’incidente è avvenuto in via Cesare Castiglioni, vicino alla stazione ferroviaria di Monte Mario. L’autista di un autobus della Roma Tpl (il 998) uscendo dal capolinea ha perso il controllo del veicolo, colpendo un altro autobus in sosta e una macchina. Successivamente, il bus fuori controllo ha centrato un altro autobus, l’913 dell’Atac, che stava passando in quel momento. L’impatto è stato violento, con vetri in frantumi e danni anche a un’altra auto parcheggiata, a un segnale stradale e a un marciapiede.
Dei nove feriti, otto sono stati portati in ospedale dal servizio di emergenza 118. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita, ma quattro persone sono in condizioni più gravi e sono state ricoverate in ospedali diversi. Tra di loro c’è una donna di 31 anni con la figlia di 2 mesi, portati al policlinico Gemelli.
I vigili hanno sequestrato il bus della Roma Tpl e stanno indagando sulle cause dell’incidente. Alcuni testimoni hanno suggerito che potrebbe essere stato causato da un guasto tecnico, considerando la perdita di controllo del conducente del bus coinvolto. Gli accertamenti sono comunque ancora in corso.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso la sua preoccupazione per l’incidente e ha offerto il sostegno della città ai feriti e alle persone coinvolte. La presidente della commissione capitolina Pari Opportunità Michela Cicculli ha mostrato solidarietà alla neomamma e alla neonata ferite nell’incidente, auspicando una rapida chiarificazione delle cause dello scontro e un pronto recupero per tutti i feriti.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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