Attualità
Misterioso bosco di alloro potrebbe bloccare la costruzione dello stadio della Roma a Pietralata

Il misterioso bosco di alloro che blocca gli scavi archeologici
L’ultimo ostacolo ai sondaggi archeologici per lo stadio della Roma a Pietralata sembra provenire da una fonte insolita: un misterioso bosco di alloro. Gli attivisti del comitato ‘Sì al parco, no allo stadio’ insistono che il bosco esiste, nonostante non sia menzionato nel Piano Territoriale Paesaggistico Regionale.
Le aspettative del sindaco Gualtieri
Nonostante i ritardi, il sindaco Gualtieri rimane ottimista sulla costruzione dello stadio. Nel suo ragionamento, una volta che la società AS Roma avrà completato i sondaggi archeologici richiesti dalla Soprintendenza, sarà in grado di presentare il progetto definitivo. Se approvato, i lavori potrebbero iniziare immediatamente, con l’obiettivo di inaugurare lo stadio entro il 2027, in tempo per il centenario della fondazione dell’AS Roma. Ma i misteri del terreno di Pietralata potrebbero presentare ulteriori ostacoli indesiderati.
Si aspetta il sopralluogo dei carabinieri della Forestale
In seguito alla scoperta del bosco, i funzionari forestali hanno effettuato un sopralluogo. Da quel momento, i lavori sembrano essersi fermati. Il comitato sottolinea che ci vuole l’autorizzazione per abbattere gli alberi, e in questo caso, tale autorizzazione potrebbe non essere disponibile poiché l’area boschiva non è menzionata nel Ptpr della Regione Lazio.
I problemi archeologici: la cisterna romana e altri scavi
Le indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza postulano ulteriori problemi potenziali. È stato già identificata una antica cisterna romana nella zona dello stadio che, secondo gli archeologi, deve essere conservata. Il sottosuolo di Pietralata potrebbe riservare altre sorprese.
Il futuro dello stadio secondo il sindaco Gualtieri
Nonostante gli ostacoli incontrati, il sindaco Gualtieri mantiene un atteggiamento positivo sullo stadio. Egli spera che, se i sondaggi saranno positivi, la società sarà in grado di presentare presto il progetto esecutivo e i lavori potranno iniziare.
Attualità
Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
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