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Paolo sbranato dai cani, vittima di omicidio volontario
Appello di Priscilla Pasqualini sulla Tragedia di Eboli
Priscilla Pasqualini, sorella di Paolo Pasqualini che è stato tragicamente ucciso da tre rottweiler nel bosco di Manziana, ha lanciato un appello sulla tragica morte di un bambino per mano di pitbull ad Eboli.
Priscilla, sorella di Paolo Pasqualini che è stato brutalmente ucciso da tre rottweiler mentre faceva jogging nel bosco di Manziana l’11 febbraio scorso, ha commentato sulla recente tragedia ad Eboli. Qui, un bambino di tredici mesi è stato ucciso da dei pitbull. Priscilla ha espresso il suo shock e la sua angoscia nel revocare il ricordo terrificante della tragica fine di suo fratello Paolo, trovato morto da un allevatore del posto, su un sentiero del bosco Macchia Grande, in provincia di Roma.
“Il responsabile non è il cane, ma l’uomo”
Priscilla sottolinea che non considera il cane come il responsabile diretto, ma piuttosto l’uomo che non è in grado di controllare l’animale. Critica il fatto che anche persone irresponsabili possano detenere cani pericolosi senza adeguate misure di sicurezza e punizioni severe in caso di incidenti.
“Serve una legge sulla detenzione di cani pericolosi”
Priscilla Pasqualini ha quindi lanciato un appello urgente per una revisione della legislazione riguardante la detenzione di cani potenzialmente pericolosi. Sottolinea la necessità di impedire a persone irresponsabili di gestire animali pericolosi senza la dovuta formazione e controlli istituzionali appropriati. Infine, chiede che la morte di suo fratello e le altre morti simili non siano inutili, ma piuttosto conducano a cambiamenti significativi nella legge.