Cronaca
Piero Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free di Fiumicino

Fassino denunciato. L’accusa di furto all’eurodeputato
Cronaca di Roma – Piero Fassino denunciato per furto di un profumo ma l’eurodeputato si è difeso affermando di aver messo la confezione di profumo in tasca prima di recarsi alla cassa. L’accusa è di tentativo di furto, motivo per cui è stato bloccato dalla Polizia.
Il fatto al duty free dell’aeroporto di Fiumicino
Il fatto è accaduto all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, prima di un volo per Strasburgo. L’eurodeputato si trovava nel duty free dell’aeroporto, quando ha deciso di comprare un profumo da 100 euro. Purtroppo, avendo le mani occupate da un trolley e il telefono, ha appoggiato il profumo in tasca.
Due versioni dell’accaduto
Superati i controlli, Fassino si era fermato nel duty free per acquistare un profumo per la moglie e lo aveva messo in tasca. A questo punto, le versioni divergono. Secondo Il Fatto Quotidiano, Fassino aveva oltrepassato le casse parlando al telefono con il profumo ancora in tasca, momento in cui è scattato l’allarme antitaccheggio, con conseguente fermo dell’eurodeputato.
Video riguardante l’incidente:
Piero Fassino denunciato per il tentato furto di un profumo al duty free di Fiumicino
Difesa di Fassino
Secondo un’altra versione, invece, Fassino sarebbe stato fermato prima di arrivare alle casse da un vigilante, avendo notato il profumo in tasca. Fassino si sarebbe difeso sostenendo di aver voluto pagare il profumo. Addirittura, avrebbe offerto di acquistare due confezioni di prodotto anziché una. I rappresentanti del duty free, tuttavia, avrebbero rivisto le immagini delle telecamere e si sarebbero decisi a denunciare Fassino alla Polaria per tentativo di furto.
Secondo le parole di Fassino: “Pensavo di aver già chiarito con i responsabili. Un funzionario mi ha notato e segnalato alla polizia. Ovviamente non volevo rubare una boccetta di profumo“. Nel frattempo, nessuna parola dalla società Aelia Lagardère, che gestisce il duty free e che settimanalmente si trova di fronte a episodi simili.
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Post per i social: Sapete cosa è successo a Roma? Gli ambulanti abusivi hanno venduto bottiglie di vetro ai tifosi laziali, usate poi contro la polizia. E nessuno ha fatto nulla! 🤔 #Roma #Tifosi #Polizia #AmbulantiAbusivi
L’ira degli esercenti: “Le bottiglie in vetro lanciate alla polizia sono state vendute ai tifosi laziali, fin dal mattino, dagli ambulanti abusivi. Nessuno li ha allontanati”
Gli ambulanti abusivi e la responsabilità
A Roma, la tensione è salita alle stelle quando è emerso che le bottiglie di vetro utilizzate dai tifosi laziali per attaccare la polizia erano state vendute da ambulanti abusivi. Questi venditori non autorizzati hanno operato indisturbati sin dalle prime ore del mattino, rifornendo i tifosi di veri e propri proiettili.
La reazione degli esercenti
Gli esercenti della zona sono furiosi. “Le bottiglie in vetro lanciate alla polizia sono state vendute ai tifosi laziali, fin dal mattino, dagli ambulanti abusivi. Nessuno li ha allontanati” , hanno dichiarato. La loro frustrazione è palpabile, dato che questi venditori illegali non solo compromettono la sicurezza, ma danneggiano anche il commercio locale.
La mancata risposta delle autorità
La cosa più scioccante è stata la totale assenza di intervento da parte delle autorità. Nonostante le evidenti violazioni, nessuno ha mosso un dito per fermare questi ambulanti abusivi, lasciando campo libero a una situazione che poteva facilmente degenerare. #Roma #Tifosi #Polizia #AmbulantiAbusivi
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Post per i social:
Un botta e risposta infuocato tra il II municipio e la direzione contraria alle sanzioni a Roma. Il commerciante ha chiesto "Diritto di replica" e scoppia il caos! #Roma #Politica #Scontro
Scontro fra la presidenza del II municipio e la direzione contraria alle sanzioni: “Diritto di replica al commerciante”
Botta e risposta rovente
A Roma, nel II municipio, si è scatenato un acceso scontro tra la presidenza e una direzione che si oppone alle sanzioni. Il commerciante, al centro della disputa, ha chiesto il "Diritto di replica" , scatenando un vero e proprio pandemonio.
Il caos in municipio
La situazione è degenerata rapidamente con accuse e contraccuse che hanno trasformato una semplice disputa in un caso virale. La presidenza del municipio, evidentemente scocciata, ha dovuto fronteggiare non solo la direzione contraria, ma anche l’opinione pubblica sempre più coinvolta.
Il commerciante e il diritto di parola
Il commerciante, con il suo "Diritto di replica" , ha acceso i riflettori su di sé, diventando il protagonista involontario di questa telenovela politica romana. La questione, ora sotto gli occhi di tutti, promette ulteriori sviluppi esplosivi.
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