Attualità
Ricollocamento di migliaia di sanpietrini a Roma: ecco il processo

La storia dei sanpietrini di Roma con l’ingegnere Stefania Nardocci
Abbiamo recentemente esplorato la storia dei famosi sanpietrini di Roma insieme all’ingegnere Stefania Nardocci del dipartimento lavori pubblici e infrastrutture di Roma Capitale.
Conosciuti sia da abitanti che turisti, i sanpietrini (o sampietrini) di Roma sono diventati uno dei simboli principali della città. Questi caratteristici blocchetti di leucitite, una roccia vulcanica comune nelle zone dei Colli Albani e del Viterbese, sono l’essenza del selciato che costituisce molte delle strade di Roma. Tuttavia, ci sono diverse domande sulla loro origine, sul perchè portano questo nome e sulla loro varietà. Per dare risposta a queste domande, abbiamo intervistato l’ingegnere Stefania Nardocci.
L’origine del nome sanpietrino
L’origine del nome “sanpietrino” può essere facilmente indovinata da un abitante di Roma. Questo termine è nato nel 1725, quando Monsignor Ludovico Sergardi, allora prefetto ed economo della Fabbrica di San Pietro, decise di utilizzare i sanpietrini per ripavimentare la piazza della Basilica, che a quel tempo era in pessime condizioni.
Secondo alcuni storici, la decisione di fare questa scelta derivò da un incidente in cui la carrozza del papa Benedetto XIII Orsini rischiò di ribaltarsi a causa del terreno malmesso della piazza. Questi blocchetti di pietra, noti anche come “serci”, esistono in diverse dimensioni e forme, variando di gran lunga in base alla loro stratificazione e finalità specifiche.
Previsioni di lavori per il Giubileo 2025
Uno degli ultimi dati forniti dal Campidoglio segnala che a Roma esistono circa 65 milioni di sanpietrini, che possono coprire all’incirca 100km lineari di strada. Attualmente, sono in corso lavori di riqualificazione e sostituzione dei sanpietrini in diverse zone della città, incluso Via dell’Ara Massima di Ercole e Clivo dei Publicii nel quartiere Aventino.
Questi lavori di rifacimento, coordinati dal Dipartimento dei Lavori pubblici, prevedono due diversi interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate. Una volta terminati, verranno posizionati più di 100mila sanpietrini nuovi per valorizzare la storica passeggiata che dal Circo Massimo conduce all’Aventino.
Questi trabalzi sono dettati dalla necessità di preparare la città per il Giubileo del 2025 e prevedono la rimozione dei sanpietrini da zone ad alto flusso per spostarli in strade storicamente più significative e meno frequentate.
Attualità
Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
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