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Cronaca

Roma, Incendio a Piazza Mazzini. Il dentista dei vip e i problemi con la giustizia

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Roma, Incendio a Piazza Mazzini. Il dentista dei vip e i problemi con la giustizia

Dentista dei vip muore nell’incendio nella sua casa a Roma

Cronaca Roma – Ernesto Tafuri, un dentista di 70 anni noto per aver avuto come pazienti diversi personaggi del mondo dello spettacolo negli anni ’90 e 2000, è morto in un incendio che ha devastato il suo appartamento nel quartiere Prati a Roma. La causa esatta della sua morte sarà determinata dall’autopsia del medico legale.

Come scritto ieri, nell’abitazione al quarto piano, oltre al corpo carbonizzato di Tafuri, sono stati ritrovati tre dei suoi quattro gatti, con uno di essi fortunatamente salvato dai soccorsi. L’incendio ha completamente distrutto l’appartamento di Tafuri in via Caposile all’alba, sebbene il resto del palazzo sia rimasto agibile.

I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno impiegato più di due ore per domare le fiamme, mentre le forze dell’ordine hanno chiuso la strada in entrambi i sensi di marcia per permettere il regolare svolgimento dell’intervento. Le cause dell’incendio sono ancora da chiarire, ma non si esclude la possibilità che sia stata causata da una sigaretta spenta male o un cortocircuito.

Oltre alla sua professione di dentista, Tafuri era un appassionato di aerei, auto e immersioni subacquee, tanto da diventare istruttore di immersioni presso la SSI (Scuba School International). Tuttavia, nel suo passato, aveva avuto dei problemi con la giustizia. Nel 2017, era stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga dopo che della cocaina era stata trovata durante una perquisizione nel suo appartamento, scaturita da accuse di minacce con un’arma da fuoco da parte del vicino. In casa erano stati rinvenuti anche una pistola, 500 proiettili e 5 spade, il che aveva portato al sequestro del suo porto d’armi. Fonte

 

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.

Un’interpretazione straordinaria

La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.

Riscoprire un’icona

La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.

In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.

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