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Roma, No alla maternità surrogata : esperti mondiali riuniti per chiedere l’abolizione universale
Il cosiddetto Movimento per la “Dichiarazione di Casablanca”, una coalizione che lavora per eradicare la pratica della maternità surrogata, si è riunita per due giorni a Roma, con l’obiettivo di sollecitare l’azione legislativa dei governi di tutto il mondo per reprimere la maternità surrogata a livello internazionale. Tra i presenti Olivia Maurel, che ha condiviso la sua drammatica testimonianza come donna nata tramite maternità surrogata.
La Dichiarazione di Casablanca e la necessità di azione internazionale
Il 3 marzo 2023, centinaia di esperti in vari settori – inclusi giuristi, medici, psicologi e filosofi – provenienti da 75 Paesi diversi hanno firmato la Dichiarazione di Casablanca. Questo documento chiede l’istituzione di un trattato che bandisca la cosiddetta GPA (Gestazione per Altri) a livello internazionale. Oggi, oltre un anno dopo la sua fondazione, i membri del Movimento della Dichiarazione di Casablanca si incontrano a Roma per discutere i progressi della loro campagna per la dignità delle donne e dei bambini.
Una legge italiana contro la GPA
La location della conferenza non è casuale, dato che il parlamento italiano ha già passato un disegno di legge che punisce la pratica della maternità surrogata anche se avviata all’estero. Questa è una delle prime legislazioni di questo tipo al livello globale, rendendo l’incontro di Roma un punto strategico per parlamentari e attivisti che lavorano contro la maternità surrogata.
Parla Olivia Maurel: la sua testimonianza personale
Tra i relatori della mattinata, Olivia Maurel ha condiviso la sua personale esperienza come figlia nata da madre surrogata, denunciando l’industria della maternità surrogata, un settore che nel 2022 valeva già 14 miliardi di euro a livello globale. Ha raccontato la sua storia di traumi, dipendenze e il bisogno di rapporti umani autentici, portando come esempio personale della problematicità di questa pratica.
Benedizione papale: l’incontro con Papa Francesco
Prima dell’incontro, Maurel ha avuto un incontro privato con Papa Francesco, che nel suo discorso dell’8 gennaio aveva condannato la maternità surrogata come dannosa per la dignità delle donne e dei bambini. Nonostante la sua mancanza di fede, Maurel ha voluto incontrare il Papa come voce morale e capo di Stato, ringraziandolo per il suo sostegno.
Impatto sulla società e bisogno di un movimento ampio
Monsignor Mirosław Stanisław Wachowski, sottosegretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha sottolineato le implicazioni antropologiche e sociali della maternità surrogata, e la necessità di una risposta ampia che vada oltre le barriere religiose.
Il ruolo delle associazioni famigliari
L’incontro ha visto anche il contributo decisivo di diverse associazioni famigliari. Tra queste, la Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa (Fafce) e il Forum italiano delle Famiglie, che si schierano contro la maternità surrogata e sostengono l’azione del Movimento della Dichiarazione di Casablanca.
Un dibattito tra parlamentari
La sessione mattutina si è conclusa con una tavola rotonda tra diverse parlamentari italiane dai vari schieramenti politici, sottolineando il bisogno di una convenzione internazionale per abolire la maternità surrogata.