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Sindacato chiede applicazione contratto nazionale per bagnini sfruttati nel Pontino
<h3>Turismo stagionale e condizioni lavorative: La situazione a Terracina
La bella stagione non porta soltanto relax e vacanze, ma diventa anche un momento cruciale per l’apertura di molti posti di lavoro. Tuttavia, per molti lavoratori, questi impieghi possono risultare poveri e sottopagati.
Il Litorale Pontino e la questione del lavoro
Il litorale pontino, a partire da Terracina, è già preso d’assalto dai turisti durante i fine settimana, e a breve riapriranno tutti gli stabilimenti balneari. Questo offre una possibilità lavorativa importante, principalmente per i bagnini. Tuttavia, secondo la denuncia del sindacato, questi lavoratori sono spesso sfruttati.
Lo sfruttamento nei contratti turistici
“Lo sfruttamento consiste nella mancata e corretta applicazione del contratto nazionale del turismo, con paghe orarie differenti rispetto a quelle previste dalle tabelle”, spiega Gianfranco Cartisano, segretario Uiltucs di Latina. La Uil si appella ai comuni affinché nei bandi di gara per il servizio di assistenza bagnanti tengano conto del contratto nazionale. Si tratta di situazioni di lavoro povero che si ripetono da molti anni.
Le retribuzioni dei bagnanti
“La paga di un assistente bagnante che lavora 5 ore al giorno si aggira sui 1.050 – 1.100 euro. Qui invece noi siamo sugli 800 euro per chi ha più anzianità, sui 700 per i giovani.” Questa vertenza è arrivata all’Inps, e riguarda tutti coloro che lavorano nel settore del turismo, nelle località balneari dell’intero Lazio. Fonte