Attualità
45enne si toglie la vita sparandosi in spiaggia sul lungomare di Latina
Trovata vittima senza vita in spiaggia
La vittima è stata scoperta in spiaggia, ormai senza vita. Sul luogo dell’evento sono arrivati i Carabinieri, che stanno indagando sulle possibile cause del gesto e sulla provenienza dell’arma utilizzata.
Immagini dal luogo del tragico evento
La tragedia a Latina e l’intervento del 118
È avvenuta oggi nel pomeriggio la tragedia a Latina: un uomo ha deciso di togliersi la vita sparandosi con una pistola in spiaggia. Il corpo dell’uomo è stato scoperto sul lungomare, ma era già troppo tardi. Sono intervenuti sul posto gli operatori del 118 con un’automedica, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. Gli operatori sanitari hanno potuto solo constatare il decesso dell’individuo e allontanarsi dal luogo senza aver potuto prestare soccorso a nessuno.
L’indagine della Polizia sul caso
Aparte gli operatori sanitari del 118, sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Compagnia di Latina e i colleghi del comando di Borgo Sabotino, che stanno indagando sul caso. Secondo le prime informazioni, non sembrano esserci dubbi: si è trattato di un suicidio e non vi sarebbero altre persone coinvolte. L’arma utilizzata dall’uomo per uccidersi è stata sequestrata e sono in corso verifiche per determinarne la provenienza. Nei prossimi giorni, i familiari della vittima saranno ascoltati per cercare di comprendere le ragioni di un gesto così estremo.
Identità della vittima e ulteriori indagini in corso
Non è stata ancora rivelata l’identità della vittima. Si sa solo che si tratta di un uomo di 45 anni, residente a Borgo Sabotino, località poco distante dal luogo della tragedia. Le ragioni che lo hanno spinto a suicidarsi sono ancora sconosciute: non si sa se l’uomo abbia lasciato una lettera d’addio per spiegare le ragioni del suo gesto. Nei prossimi giorni, saranno ascoltati familiari e amici per cercare di capire cosa possa essere accaduto e perché l’uomo sia giunto a una decisione così tragica.
Attualità
29enne a processo per violenza e sequestro di una studentessa americana dopo serata in discoteca
Un uomo di 29 anni è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e furto. Secondo l’accusa, avrebbe violentato nel 2021 una ragazza americana di 21 anni, studentessa alla John Cabot University di Roma. Il 29enne è stato arrestato a un anno dai fatti: secondo la difesa non sarebbe lui il responsabile dello stupro, ma un’altra persona, con il quale sarebbe stato confuso. Della sua identità è invece certa la ragazza. La vicenda è riportata da Il Messaggero. La violenza risale a una notte di ottobre 2021, quando la giovane era andata con alcuni amici in discoteca a Testaccio. Qui ha conosciuto il 29enne, con cui ha cominciato a chiacchierare. Quando i suoi amici sono andati via, lei è rimasta con lui. Pensava di passare una serata piacevole e invece, una volta uscita da lì, le cose si sono messe in un modo molto diverso. Dopo qualche ora si è svegliata in un’abitazione a Giardinetti con il ragazzo, ma non si ricordava assolutamente di esserci andata. Da qui il sospetto che sia stata drogata con il Ghb, sostanza che l’avrebbe resa inerte e totalmente incapace di opporre qualsiasi resistenza. Quando la 22enne ha provato ad andare via è stata bloccata dal ragazzo, che l’ha chiusa a chiave nella camera da letto, impedendole di muoversi. Le ha poi rubato 100 euro dal portafoglio e due anelli di bigiotteria. Solo dopo diverso tempo lei è riuscita a convincerlo a farla uscire di casa.
Attualità
Un grosso tumore renale rimosso al Bambino Gesù che aveva invaso il cuore di una bimba di 8 anni.
Un intervento chirurgico complesso e straordinario è stato eseguito presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per asportare un tumore del rene, un nefroblastoma, che aveva invaso anche il cuore di una bambina di otto anni. Durato oltre 9 ore e richiedendo un temporaneo arresto cardiaco, è stato portato a termine con successo. Secondo il dottor Alessandro Crocoli, responsabile dell’Unità di Chirurgia Oncologica, questo successo rappresenta una grande speranza per tante famiglie che affrontano situazioni simili. Il nefroblastoma, noto anche come tumore di Wilms, è un raro tumore che colpisce principalmente i bambini tra 1 e 5 anni, con un’incidenza di 8 casi ogni milione di bambini in Italia. La piccola Francesca, otto anni, era affetta da questo tumore al rene destro, esteso fino all’atrio destro del cuore prima dell’intervento.
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