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Aborto figlio: minaccia di vendetta.
<h3>La violenza subita dalla donna
La donna di circa 40 anni ha vissuto minacce, botte, insulti e maltrattamenti da parte del compagno per diversi anni. Dopo tre denunce alle autorità, è stato finalmente allontanato dall’abitazione in cui viveva con la famiglia. Durante questo periodo, è stata costretta alla quinta gravidanza e minacciata di morte in caso di aborto.
La decisione di allontanarlo
L’allontanamento del compagno è avvenuto dopo una violenta lite alla vigilia dell’Epifania, in cui ha aggredito fisicamente la donna. Questo episodio ha portato all’intervento delle forze dell’ordine e alla separazione definitiva della coppia. Il compagno è stato poi processato per i suoi atti violenti.
Le violente minacce e botte
La lite del 5 gennaio 2019 è stata particolarmente violenta, con l’uomo che ha attaccato la compagna con violenza e brutalità. La donna ha raccontato in tribunale di essere stata costretta alla quinta gravidanza e minacciata di morte, insieme alla figlia di 14 anni.
La relazione tra i due
La coppia è stata colpita da un colpo di fulmine iniziale, ma presto sono iniziate le prime manifestazioni di violenza da parte dell’uomo. Le minacce e i maltrattamenti si sono protratti nel tempo, con la donna che ha dovuto affrontare una serie di violenze fisiche e psicologiche.
Il processo e la condanna
Dopo un lungo processo legale, l’uomo è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni. La donna si è costituita parte civile nel processo, testimoniando le violenze subite e ottenendo così giustizia per i crimini commessi nei suoi confronti.Fonte