Attualità
Aeroporti di Roma sbarca città

Nuovo servizio “Airport in the City” a Roma Termini
Da oggi, presso la stazione di Roma Termini, è possibile effettuare un check-in e imbarcare i propri bagagli senza costi aggiuntivi grazie all’iniziativa “Airport in the City” di Aeroporti di Roma.
Check-in e imbarco bagagli da Termini
L’iniziativa permette di imbarcare i bagagli per l’aeroporto direttamente dalla stazione Termini, consentendo così ai turisti di godersi maggiormente la capitale. Il servizio è totalmente gratuito e offre il check-in e l’accettazione del bagaglio da stiva per chi desidera dedicare più tempo alla scoperta della città prima del volo.Orari e modalità di utilizzo
Le operazioni devono essere svolte il giorno stesso della partenza, almeno tre ore e mezza prima del volo, dal lunedì alla domenica dalle 8:00 alle 16:00. I bagagli lasciati alla stazione di Roma Termini potranno essere ritirati direttamente all’aeroporto di destinazione finale.
Servizio esclusivo per i viaggiatori ITA Airways
Per il periodo sperimentale, il servizio è riservato ai viaggiatori con volo ITA Airways in partenza nella stessa giornata dal Leonardo da Vinci, ad eccezione di alcune destinazioni.
Posizione e sostenibilità
La postazione Airport in the City si trova nell’area commerciale della stazione Termini, accessibile da Via Giovanni Giolitti 16. Il trasferimento dei bagagli avviene con furgoni alimentati da carburante sostenibile al 100% da materie prime rinnovabili.
Dichiarazioni ufficiali
L’iniziativa “Airport in the City” è stata accolta favorevolmente da Aeroporti di Roma e ITA Airways, che si impegnano per offrire un’esperienza di viaggio più efficiente e confortevole, puntando sull’innovazione e sulla sostenibilità nel settore dei trasporti.Fonte
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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