Attualità
Congedato in moto si schianta contro un furgone sulla via Cimina e muore

Tragedia su via Cimina a Caprarola
Il motociclista Giovanni Bosco, 61 anni, è morto in un incidente stradale lungo via Cimina a Caprarola. La sua moto si è scontrata con un furgone e nonostante l’intervento dell’eliambulanza, purtroppo non è stato possibile salvarlo.
Giovanni Bosco: un carabiniere in pensione
Giovanni Bosco, brigadiere in pensione, ha perso la vita in un tragico incidente stradale mentre viaggiava lungo via Cimina. Era molto conosciuto nella comunità locale, avendo prestato servizio come carabiniere a Nepi e Civita Castellana, nel Viterbese. La notizia della sua morte ha suscitato grande dolore e ha fatto sì che la comunità si stringesse intorno alla sua famiglia per offrire supporto e conforto.
L’incidente fatale
L’incidente in cui Giovanni Bosco ha perso la vita è avvenuto nel pomeriggio di sabato scorso a Caprarola, mentre era in sella alla sua moto lungo via Cimina. Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora in corso di accertamento, ma si sa che è avvenuto in prossimità del chilometro 15 e del bivio per Caprarola. Dopo lo scontro con il furgone, Giovanni è stato sbalzato dalla sella e la moto ha preso fuoco. È stata un’esperienza terribile per tutti i presenti e le autorità locali stanno ancora investigando sulla dinamica dell’incidente.
Motociclista deceduto, conducente del furgone ferito
Nonostante i tentativi dei soccorritori di rianimare Giovanni sul luogo dell’incidente, le ferite erano troppo gravi e il motociclista è purtroppo deceduto. Il conducente del furgone coinvolto nell’incidente ha riportato solo lievi ferite. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono intervenuti sulla scena per gestire la situazione e la ricostruzione della dinamica dell’incidente è ancora in corso.
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Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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