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Corruzione di un dirigente della Regione Lazio

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Corruzione di un dirigente della Regione Lazio

Ricevuti generi alimentari, gasolio e assunzione figlia in cambio di favori

Un dirigente della Regione Lazio è stato sospeso con l’accusa di corruzione perché in cambio di forniture di generi alimentari, buoni carburante per l’auto e l’assunzione di figli avrebbe aiutato alcuni imprenditori agricoli a ricevere contributi europei e risolvere problemi burocratici.

Indagine sui fondi europei per lo sviluppo rurale

L’inchiesta dei carabinieri forestali di Frosinone ha riguardato l’erogazione di fondi europei per lo sviluppo rurale, di competenza della Regione Lazio. In totale sono contestati sei episodi e denunciate dieci persone per il reato di corruzione, tra imprenditori e funzionari regionali.

Accordi per favorire imprenditori agricoli

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il dirigente della Regione Lazio agevolava gli imprenditori agricoli in cambio di favori da riscuotere. Il funzionario avrebbe ottenuto generi alimentari da un imprenditore attivo nella produzione di mozzarelle e altri derivati dalla bufala, bottiglie di vino da un’azienda agricola rumena e buoni carburante per l’auto in cambio di informazioni sui finanziamenti e promesse di assunzione per i figli.

Esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare

L’ordinanza di custodia cautelare per il dirigente è stata eseguita dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone dopo la firma del Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Cassino.

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