Attualità
Finto morta, salvata da marito

La finta morte che ha salvato una donna
La donna sfuggita al marito che ha cercato di ucciderla a Sermoneta ha raccontato ai carabinieri com’è riuscita a salvarsi: “Mi sono finta morta”. Entrambi sono ancora in prognosi riservata.
Le parole della vittima
“Ho finto di essere morta, per evitare che mi colpisse ancora. Così mi sono salvata”. Sono le parole della settantacinquenne ferita dal marito a coltellate a Sermoneta. Nel Comune in provincia di Latina nel pomeriggio di venerdì scorso 10 maggio si è consumato un tentato omicidio-suicidio, una tragedia sfiorata, che avrebbe potuto avere una fine ben più grave. Ma la donna, raccogliendo tutto il sangue freddo e il coraggio che aveva dentro di sé, quando il marito ottantaseienne l’ha accoltallata, non si è fatta prendere dal panico, ha finto di essere morta.
Situazione attuale dei coniugi
La donna ha ricevuto sei fendenti, che l’hanno raggiunta a testa, collo e torace. La sua reazione l’avrebbe salvata da una fine certa. Lo ha raccontato ai carabinieri, prima di essere messa sull’eliambulanza, che l’ha trasportata in volo all’ospedale. Il marito, credendola morta, ha cercato di suicidarsi, ed è anch’egli in ospedale, in condizioni gravi. Ha riportato diverse ferite al collo, la lama gli avrebbe sfiorato la giugulare. I due coniugi sono ricoverati negli ospedali Agostino Gemelli e San Camillo di Roma, ancora in prognosi riservata.
La lite tra marito e moglie e l’accoltellamento
Secondo quanto ricostruito finora in sede d’indagine dai carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Latina tra marito e moglie è nata una discussione per motivi banali, che è degenerata. Nella villa sulla Migliara 40 l’uomo ha afferrato un coltello da cucina e ha accoltellato diverse volte sua moglie. La donna come riporta Il Messaggero, ha finto di essere morta per sfuggirgli e salvarsi la vita, mentre l’uomo, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, ha cercato a sua volta di togliersi la vita. Nel frattempo la donna ha raggiunto il telefono e ha chiamato il figlio, chiedendogli aiuto. Sul posto sono arrivati in breve tempo il personale sanitario in eliambulanza e i carabinieri.
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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