Attualità
Isola del Liri: litigio tra nonno e nipote, 18enne ferito a coltellate.

Lite tra nonno e nipote finisce in un ferimento
Una lite tra nonno e nipote è finita in un ferimento. L’anziano dalle prime ricostruzioni avrebbe accoltellato il 18enne, mandandolo in ospedale.
Tragedia sfiorata durante una lite familiare
Tragedia sfiorata durante una lite in famiglia, un nonno ha accoltellato il nipote diciottenne, facendolo finire in ospedale. L’episodio è avvenuto la scorsa sera in un’abitazione nel Comune di Isola del Liri, in provincia di Frosinone. Il ragazzo fortunatamente da quanto si apprende non rischia di morire. L’uomo ora è indagato per il ferimento e deve rispondere di lesioni aggravate dal grado di parentela. Versioni contrastanti sulla dinamica dell’accaduto
Secondo quanto ricostruito finora il ferimento è avvenuto in casa, durante una lite tra nonno e nipote, ma non è chiaro perché stessero discutendo. La situazione poi è degenerata, le versioni raccontate dai due sarebbero tuttavia discordanti. L’anziano ha spiegato di aver ferito il nipote, per togliergli il coltello dalle mani, che sarebbe dunque stato un fatto accidentale. Il diciottenne invece ha raccontato che suo nonno avrebbe impugnato il coltello, aggredendolo di proposito.
Intervento medico e indagini delle forze dell’ordine
Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, con la richiesta di un’ambulanza per un giovane con ferite d’arma bianca, nell’abitazione è giunto il personale sanitario. I paramedici hanno soccorso il ragazzo e lo hanno trasportato in ambulanza all’ospedale Santissima Trinità di Sora. Arrivato al pronto soccorso il paziente è stato affidato alle cure dei medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso. Ha riportato ferite alla spalla e ad una mano ed è stato medicato con diversi punti di sutura. Presenti i carabinieri di competenza territoriale, che hanno svolto gli accertamenti di rito e indagano per ricostruire la dinamica dell’accaduto. I militari hanno ascoltato i due protagonisti della vicenda ed altri testimoni, per verificare le responsabilità a carico del pensionato, il quale, alla presenza del suo avvocato, verrà sentito dal magistrato.Fonte
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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