Attualità
Meloni: aumento del costo biglietto bus a Roma è colpa della città
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Bocciatura della Mozione del Partito Democratico
Il centrodestra ha bocciato alla Camera una mozione presentata dal Partito Democratico, che chiedeva al Governo lo stanziamento di 1,7 miliardi di euro per il Fondo nazionale trasporti per risolvere la crisi del Trasporto pubblico locale. Il primo firmatario, Andrea Casu, ha commentato: “Salvini e Meloni pensano di poter scaricare questo fallimento sugli attuali sindaci delle grandi città come Roma”.
Impatto del Provvedimento su Roma e Lazio
Un provvedimento che, per quanto riguarda Roma e Lazio, avrebbe certamente aiutato Regione e Campidoglio ad evitare l’aumento del costo del biglietto per bus e metropolitane nella Capitale. Andrea Casu, primo firmatario della mozione, evidenzia come la mozione sia il frutto del lavoro svolto in Commissione Trasporti, dove sono state raccolte le voci di tutto il settore, attualmente in fortissima crisi.
Intervista a Andrea Casu
# Casu: Sul Significato della Mozione
“Abbiamo portato in aula il lavoro svolto negli ultimi mesi in Commissione Trasporti, dove abbiamo ascoltato tutte le voci del Trasporto pubblico locale e abbiamo raccolto il grido di dolore di tutto il settore, che è in fortissima crisi. Sul tema si sono attivati tutti, dal presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Fedriga, che a novembre ha scritto a Salvini a tutti i sindacati che hanno chiesto il rinnovo dei contratti. Ma c’è stata anche l’iniziativa dei sindaci delle grandi città, ma anche dei piccoli comuni, delle comunità montane, delle aree interne e delle isole. Tutto il Trasporto pubblico locale non ce la fa e i problemi principali sono due: uno è legato all’aumento dei costi, dovuto anche agli investimenti. Per esempio, se grazie al Pnrr arrivano a Roma i nuovi bus elettrici è chiaro che ci saranno costi ulteriori da affrontare, per depositi e cambiamenti tecnologici. Il secondo problema è legato al rinnovo dei contratti. E quindi abbiamo individuato una cifra che era di 1,7 miliardi di euro, almeno 800 milioni per l’adeguamento dei costi e 900 milioni per il rinnovo dei contratti.”
# Reazione della Maggioranza
Il centrodestra ha riconosciuto di dover intervenire sulla riforma dei criteri di assegnazione, ma ha bocciato la mozione del Partito Democratico. “Il centrodestra ha riconosciuto di dover intervenire sulla riforma dei criteri di assegnazione. Tema certamente giusto, ma intervenire sui criteri senza dare rassicurazioni sul potenziamento delle risorse, significa alimentare una guerra tra poveri tra Regioni e Comuni. Significa in altre parole mettere in seria difficoltà l’intero settore. L’unico punto della mozione su cui la maggioranza ha votato a favore è la richiesta che abbiamo fatto sulla sicurezza dei lavoratori, sempre più oggetto di aggressioni, e cioè di rendere operativo l’accordo approvato dal precedente Governo. Di fatto Meloni e Salvini stanno voltando le spalle alla crisi del Trasporto pubblico locale. La crisi del Tpl è evidente ed è toccata con mano da qualsiasi cittadino che vuole muoversi da un’area interna fino alla città, o all’interno della stessa città tra centro e periferie. Queste difficoltà stanno di fatto dividendo i cittadini italiani in cittadini di serie A e di serie B.”
Strategie del Centrodestra
# Significato Politico del Voto
“La cosa più grave riguarda le motivazioni con cui hanno bocciato questa mozione. L’esponente di Fratelli d’Italia ha detto, testuali parole: ‘Provate a chiedere ai cittadini di Milano, di Roma, di Napoli o di Torino che giudizio hanno del loro trasporto pubblico locale. Io da milanese dico: negativo, come negativo immagino sia quello delle altre città. Ma chi governa queste città?’. La conseguenza logica di queste affermazioni è che si sta scegliendo di non intervenire di fronte al grido di dolore complessivo del Trasporto pubblico locale perché si pensa di poter scaricare questo fallimento sugli attuali sindaci delle grandi città come Roma. Ma se si ferma il Tpl, si ferma il Paese e la responsabilità sarebbe in prima battuta di questo Governo.”
# Trasporto Pubblico Locale: Una Questione Nazionale
“Si chiama Trasporto pubblico locale, ma è una grande questione nazionale. Ma questo i cittadini non lo percepiscono: se aspetti l’autobus, se sei fermo nel traffico, non attribuisci la responsabilità al Governo ma al sindaco della tua città. Ma a questi amministratori il centrodestra sceglie scientificamente di non dare in mano gli strumenti per rafforzare i trasporti, un settore che sta andando a picco in assenza di investimenti. In uno scenario di questo tipo l’effetto è che una parte politica può avere un vantaggio elettorale, ma da un punto di vista generale e dell’interesse dei cittadini è un vero disastro. Salvini e Meloni sospendano per qualche minuto le loro attività dedite alla campagna elettorale e alla propaganda per le Europee per concentrarsi sulla crisi del Trasporto pubblico e fare quello che gli chiedono anche esponenti dei loro stessi partiti, che sono sindaci e presidenti di Regione.”
Aumento del Costo del Biglietto a Roma
Manca il finanziamento da parte del Governo, mettendo in difficoltà Regione Lazio e Campidoglio. “Roma e Lazio hanno problemi legati a tanti fattori, come la ripartenza del turismo, che è positiva ma che certamente impatta sul Tpl, e la crisi climatica. Roma è certamente la città che più a bisogno di riequilibrare il finanziamento del Fondo nazionale trasporti. Basta un dato: Roma per far tornare i conti del Trasporto pubblico mette ogni anno 600 milioni di euro. È chiaro che al sindaco di Roma non si può chiedere di investire ulteriori risorse. E quindi, di fatto, non rafforzare questi finanziamenti significa, in altre parole, cercare di spingere le amministrazioni locali ad aumentare il costo del biglietto per bus e metropolitane, perché alla fine i conti in qualche modo devono tornare. Mentre l’Europa e il mondo vanno verso il cosiddetto biglietto climatico, come in Germania, per consentire alle persone di beneficiare del diritto alla mobilità accessibile e sostenibile per tutti e per tutte, noi rischiamo di andare nella direzione opposta facendo pagare di più il biglietto per servizi che oltretutto non migliorano.”
Fonte
Attualità
Incidente tra due camion sulla Salaria: elitrasportato in ospedale un uomo in gravi condizioni
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Incidente sulla Via Salaria
Oggi si è verificato un grave incidente stradale sulla Via Salaria, nella provincia di Rieti, tra due camion di grandi dimensioni.
Feriti Gravi
Uno dei conducenti coinvolti nello scontro ha riportato ferite molto gravi, il che ha reso necessario l’intervento dei soccorsi. La situazione è particolarmente critica, e si stanno prendendo tutte le misure per garantire una rapida assistenza medica.
Dettagli dell’accaduto
L’incidente è avvenuto nel territorio di Accumuli, un’area particolarmente trafficata. I dettagli sulle cause del sinistro sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità locali.
Scontro frontale tra due camion sulla Salaria, grave un uomo elitrasportato in ospedale
Grave incidente oggi sulla via Salaria, in provincia di Rieti. Due camion si sono scontrati frontalmente, uno dei due conducenti ha riportato ferite molto gravi.
Due camion di grandi dimensioni si sono scontrati oggi su via Salaria nel territorio di Accumuli, in…
Attualità
Incidente aereo sul Tevere: tre anni di carcere chiesti per l’istruttore dopo la morte di Daniele Papa.
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Richiesta di Condanna
La pubblico ministero Maria Gabriella Chiusolo ha avanzato la richiesta di una condanna a tre anni e quattro mesi per Giannandrea Cito, l’istruttore di volo coinvolto nell’incidente aereo del 25 maggio 2020.
L’Incidente
L’incidente ha avuto come tragico esito la morte di Daniele Papa, un passeggero del volo. Le indagini hanno evidenziato le responsabilità di Cito, che è accusato di negligenza durante le operazioni di volo.
Contesto Giudiziario
Il caso ha sollevato grande attenzione mediatica e ha messo in evidenza le misure di sicurezza nei voli e la necessità di rendere conto delle eventuali mancanze da parte degli operatori del settore aereo. L’udienza per il processo continuerà con l’attesa di una decisione finale.
Daniele Papa morto nell’incidente aereo sul Tevere: chiesti tre anni per l’istruttore di volo
La pubblico ministero Maria Gabriella Chiusolo ha chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi per Giannandrea Cito, l’istruttore di volo che il 25 maggio 2020 è rimasto coinvolto nell’incidente aereo che ha causato la morte di Daniele Papa.
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