Attualità
Parabrezza danneggiato, indagine polizia

Attacco al bus della linea 724
Ieri pomeriggio è stato colpito con una pistola ad aria compressa il parabrezza del bus della linea 724 a Torpignattara. Nessun passeggero è rimasto ferito.
I colpi di pistola esplosi contro il parabrezza del bus
Prima gli spari, poi la fuga. Due colpi di pistola ad aria compressa sono stati esplosi contro un autobus della Atac nel pomeriggio di ieri in via Luchino dal Verme, a Torpignattara. Si tratta di una vettura della linea 724, che presta servizio tra i capolinea Agricoltura e Gadda. È stato danneggiato il parabrezza anteriore dell’autobus e il conducente ha dovuto interrompere la corsa del mezzo pubblico. Al momento degli spari c’erano alcuni passeggeri a bordo, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Indagini in corso per risalire agli autori del gesto
I fatti sono accaduti nella giornata di ieri, lunedì 13 maggio, nelle prime ore del pomeriggio. Sono stati momenti di preoccupazione per i passeggeri della linea bus Atac 724, in transito in via Luchino dal Verme nella tratta che percorre ogni giorno tra Agricoltura e Gadda, in zona Torpignattara nel V Municipio di Roma. All’improvviso, per cause ancora non note, sono stati sparati due proiettili da una pistola giocattolo ad aria compressa contro il parabrezza anteriore del bus. Non è ancora chiaro chi abbia fatto partire i colpi che hanno danneggiato la facciata del mezzo Atac né la dinamica della vicenda. Gli aggressori sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. L’autista ha fermato la corsa e i passeggeri sono scesi dall’autobus.
Torpignattara, palpeggia una donna e la prende a catenate: “Ero sola, stavo raggiungendo le mie amiche”
L’allarme al Numero Unico delle Emergenze 112 è stato dato dal personale dell’Atac. Ricevuta la segnalazione, sono stati i carabinieri della stazione di Torpignattara a intervenire sul posto. Le registrazioni delle telecamere sono al vaglio degli investigatori, per capire se abbiano immortalato il passaggio di persone sospette nell’orario in cui ci sono stati gli spari. Il movente del gesto, compiuto per mano di ignoti, non è ancora chiaro. Le immagini potrebbero inoltre mostrare gli autori e la dinamica del gesto, prima della fuga.
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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