Attualità
Requisiti, ruoli e procedura di candidatura: tutto quello che devi sapere.

Posizioni aperte alla Siae
La Società Italiana degli Autori ed Editori assume personale per gli uffici di Roma: ecco le figure professionali richieste, i requisiti e come inviare la propria candidatura.
Nuove assunzioni negli uffici romani della Siae
La Siae è alla ricerca di personale da impiegare in diversi settori negli uffici di Roma, offrendo contratti a tempo determinato e indeterminato. Queste sono le posizioni aperte, le figure professionali richieste, i requisiti necessari e come fare domanda.
Quali sono le posizioni aperte per la Siae di Roma
Attualmente la Siae sta cercando 3 business controller, 1 junior business analyst e 1 reporting and control data analyst per le divisioni specificate. I requisiti dettagliati variano per ciascuna posizione.
Quali requisiti avere per candidarsi alla Siae
È necessario possedere specifici titoli di laurea e un’esperienza minima nella mansione richiesta, oltre a competenze specifiche come conoscente dei sistemi di business intelligence e programmi informatici.
Le condizioni lavorative: benefit e contratti
Le condizioni offerte includono contratti a tempo determinato o indeterminato con benefici come contributo welfare aziendale, buoni pasto, premio di risultato e assistenza sanitaria. Inoltre, viene offerto un contributo datoriale aggiuntivo su previdenza complementare e borse di studio per i figli.
Come inviare la propria candidatura
Per candidarsi, è sufficiente inviare il proprio curriculum sul sito della Siae, nella sezione “Lavora con noi”. È possibile anche inviare un’email o candidarsi tramite Linkedin. La Siae fornisce anche spunti per realizzare un curriculum efficace nella stessa sezione del sito.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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