Attualità
Sapienza perde 8 posizioni: 124esima università al mondo.

La classifica delle università italiane nel 2024
Pubblicata la classifica delle università 2024 elaborata dal Center World University Rankings (Cwur). Tra quelle italiane al primo posto c’è la Sapienza di Roma, che però perde ben 8 posizioni rispetto allo scorso anno ed è soltanto al 124esimo posto.
La posizione di La Sapienza e la perdita di posizioni
Non arrivano buone notizie per le università italiane che, soprattutto a causa dei risultati della ricerca, perdono posizioni nelle classifiche internazionali. Nell’edizione 2024 di quella redatta ogni anno dal Center World University Rankings (Cwur) il 75 per cento degli atenei italiani è sceso in classifica. Nella classifica, che comprende i migliori 2mila atenei ed enti di ricerca di 94 Paesi, la prima università italiana è La Sapienza di Roma, che si classifica al 124esimo posto.
I parametri presi in considerazione dallo studio sono la qualità dell’istruzione, l’occupabilità, la qualità dei docenti e la ricerca.
Al primo posto delle università del nostro Paese, come detto, c’è La Sapienza, che perde ben otto posizioni, scendendo dal 116esimo al 124esimo posto. Ci sono miglioramenti nella qualità dell’istruzione, nell’occupabilità e nella qualità degli indicatori delle facoltà, ma c’è un calo nella ricerca.
Le altre università italiane in classifica
Non va meglio agli altri atenei italiani: Padova passa dal 171mo al 173mo posto e Milano, per esempio, scende dal 180mo al 186mo posto. Ci sono poi le università di Bologna al numero 201 e all’Università di Torino al 245mo posto. Seguono l’Università di Napoli Federico II (253), l’Università di Firenze (267), l’Università di Genova (286), l’Università di Pisa (288) e l’Università di Pavia (321).
Le criticità delle università italiane e la necessità di investimenti
Ben 51 università italiane peggiorano il proprio risultato rispetto allo scorso anno, mentre soltanto 16 atenei migliorano la propria classifica. Questo calo è dovuto ai risultati della ricerca. La concorrenza globale di università ben finanziate ha fatto perdere competitività alle nostre.
“È chiaro che la posizione dell’Italia nel campo dell’istruzione e della ricerca è sempre più sotto pressione a seguito della crescita dei sistemi di istruzione superiore in tutto il mondo; solo in Cina gli investimenti in ricerca sono cresciuti del 33%. Senza ulteriori investimenti pubblici in ricerca e sviluppo, l’Italia rischia di diminuire ulteriormente in futuro le proprie performance”, ha spiegato Nadim Mahassen, presidente del Center for World University Rankings.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
-
Cronaca3 giorni fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Attualità3 giorni fa
È morto Papa Francesco
-
Ultime Notizie Roma5 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Cronaca7 giorni fa
Case Ater in vendita, 130 famiglie a rischio. Inquilini in protesta: “Così ci rovinate”