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Scomparsa a 14 anni da Bellegra: “Aiutateci a ritrovarla”
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Appello per ritrovare Angelica Roberti
I famigliari di Angelica Roberti hanno lanciato un appello per chiedere aiuto nella ricerca della quattordicenne scomparsa da Bellegra. Si prega di prestare particolare attenzione alle stazioni ferroviarie e ai mezzi di trasporto Cotral.
Scomparsa di Angelica Roberti
Angelica Roberti è scomparsa dal Comune di Bellegra, in provincia di Roma. Non si hanno più notizie dalla quattordicenne dal mercoledì 14 maggio, quando è uscita di casa e non è più ritornata. I familiari, preoccupati, hanno denunciato la sua scomparsa alle autorità.
Appello per il ritorno di Angelica
Sono in corso ricerche per trovare Angelica Roberti e si spera che possa essere a casa di un’amica e tornare presto alla sua famiglia. Un appello è stato lanciato attraverso l’associazione Penelope Odv affinché la giovane possa tornare a casa al più presto.
Identikit di Angelica Roberti
Angelica ha quattordici anni, è alta 1,56 metri, ha occhi marroni, capelli castani e indossava jeans strappati, scarpe da ginnastica e una felpa al momento della scomparsa. Si prega di prestare particolare attenzione alle stazioni ferroviarie e ai Cotral.
Richiesta di informazioni
Se qualcuno ha visto Angelica Roberti o possiede informazioni utili per aiutare nella ricerca, è pregato di contattare immediatamente il Numero Unico delle Emergenze 112 o Pronto Penelope al 3396514799. Ogni informazione può essere di grande aiuto per ritrovare la ragazza scomparsa.
Stefano Bersani scomparso da Roma
Inoltre, i famigliari di Stefano Bersani, scomparso da Roma, chiedono aiuto nella ricerca del giovane che necessita di farmaci. Chiunque abbia informazioni su di lui è invitato a contattare le autorità competenti.Fonte
Attualità
Perizia sui telefonini di Camilla Sanvoisin: la verità negli ultimi messaggi con il fidanzato riguardo alla sua morte
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La Procura della Repubblica di Roma ha avviato una perizia sugli smartphone di Camilla Sanvoisin e del fidanzato Giacomo Celluprica, nella speranza di ottenere informazioni rilevanti sui messaggi scambiati, per ricostruire le ultime ore di vita della giovane, trovata morta nella sua abitazione il mattino di venerdì 13 febbraio. Gli esiti della perizia sono attesi entro un mese, mentre l’indagine prosegue per stabilire le cause della morte, che è attualmente considerata come conseguenza di un altro reato.
Dettagli sulla sera della morte
Il fidanzato di Camilla ha riferito agli inquirenti che entrambi avrebbero assunto eroina la sera prima del tragico evento. Ha raccontato di essersi addormentato dopo aver consumato la sostanza e di essersi svegliato senza rendersi conto che Camilla non respirava più, portandolo a contattare i soccorsi. Nella loro abitazione è stato trovato del metadone.
Testimonianze e sviluppi delle indagini
La proprietaria del consorzio in cui viveva la coppia ha dichiarato che una collaboratrice domestica avrebbe notato che Camilla stava male già nel pomeriggio, prima dell’assunzione della sostanza. Inoltre, grazie ai tabulati telefonici, è stato rintracciato un presunto spacciatore che avrebbe venduto droga al fidanzato, risiedente a Tor Bella Monaca. Le indagini continueranno con gli esami istologici e tossicologici sulla salma di Camilla, per individuare con precisione le cause dell’arresto cardiaco che ha portato alla sua morte.
Senza segni di violenza
I primi accertamenti non hanno rivelato segni di violenza né fori da iniezione. Tra le ipotesi formulate, si sospetta che l’eroina potesse essere stata contaminata con benzodiazepine o fentanyl. Le indagini sono ancora in corso e restano in attesa dei risultati degli esami.
Attualità
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
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Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.
Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.
Minacce di morte e aggressioni
L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.
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