Attualità
Sindaco Gualtieri minacciato a Tor Bella Monaca: “Indossa giubbotto antiproiettili”

Il commento intimidatorio su TikTok
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha visitato i cantieri a Tor Bella Monaca, per un progetto di riqualifica del quartiere. Su TikTok ha ricevuto un commento intimidatorio e ne ha denunciato l’autore.
La reazione di Gualtieri
“Cambia giubbotto, mettiti quello antiproiettili”. È il commento intimidatorio apparso sotto ad un video del canale del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Ho denunciato questo commento – ha risposto sotto pubblicamente Gualtieri – Non accetto intimidazioni da parte di nessuno. A Tor Bella Monaca andiamo avanti per la legalità e la riqualificazione, con il supporto dei tantissimi cittadini onesti”. Tanti i messaggi di vicinanza e solidarietà nei confronti del sindaco.
Il progetto di riqualificazione
Gualtieri ha visitato Tor Bella Monaca, per presentare un progetto di riqualificazione e rilancio del quartiere. Un’iniziativa, che ha definito “una promessa di riscatto disattesa da troppo tempo”. L’obiettivo del Campidoglio è di rendere il territorio più bello e più vivibile attraverso un’opera di rilancio, con un vero e proprio nuovo modello di rigenerazione urbana.
Interventi previsti
Tra gli interventi in programma, che Gualtieri ha annunciato, ci sono riqualificazione edilizia, verde pubblico, mobilità, iniziative sociali e culturali nell’ottica di “agire concretamente, per migliorare la qualità della vita di un intero quadrante, creando socialità, nuove opportunità e riducendo le fratture tra territori”.
Bonifica delle cantine abusive
Di questi giorni l’operazione per consentire la realizzazione del progetto con il supporto del prefetto, del questore, e delle forze dell’ordine, che ha portato alla bonifica di 600 cantine abusive, che erano state realizzate, dove dovevano esserci i parcheggi per le auto.
Attualità
Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
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