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Studenti protestano contro Stati Generali della Natalità, ragazza colpita alla testa

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Studenti protestano contro Stati Generali della Natalità, ragazza colpita alla testa

Aggiornamento: 10 Maggio 2024, 13:28

Scontri tra Polizia e Studenti al Corteo Femminista

Nel corso del corteo femminista organizzato contro gli Stati Generali della Natalità a Roma, c’è stata una carica della polizia verso gli studenti. Il video degli scontri circola online.

Gli studenti partecipanti alla manifestazione si sono radunati questa mattina alle 9.30 a piazzale degli Eroi, con l’obiettivo di sfilare in corteo fino a piazza Cavour. Tuttavia, una volta arrivati in via Candia, all’incrocio con via Leone IV, c’è stata una deviazione. Qui, gli studenti hanno incontrato gli agenti della polizia in assetto antisommossa, che hanno bloccato il passaggio con scudi e caschi.

Incidenti e Feriti nel corso del Corteo

Il clima teso tra manifestanti e agenti ha portato a cariche da ambo le parti. Secondo le informazioni raccolte da Fanpage.it, cinque persone sarebbero rimaste ferite, tra le quali una ragazza colpita alla testa. Sul posto sono arrivate tre ambulanze per soccorrere i feriti. Una persona minorenne è stata fermata durante la protesta.

Corteo Femminista Contra gli Stati Generali della Natalità

Durante la manifestazione, studenti e studentesse hanno continuato a far sentire la loro voce contro la ministra Eugenia Roccella alla fine dell’Auditorium della Conciliazione. Fra i manifestanti, si segnalano la presenza di numerosi collettivi, fra cui Zaun, Aracne e il Coordinamento dei Collettivi della Sapienza.

Testimonianza dei Partecipanti

Alcuni partecipanti alla manifestazione hanno descritto una scena di violenta carica della polizia. “Li ho visti ridere mentre ci manganellavano, avevano un ghigno in faccia,” racconta una ragazza nel corso delle tensioni con la polizia.

Le Conseguenze del Corteo

Dopo gli scontri, cinque persone sono state soccorse per le ferite riportate a causa della carica della polizia. Tra loro c’era una ragazza minore, colpita alla testa. Le immagini dei soccorsi mostrano una scena di caos e violenza.

Di Palo: “Dispiace la divisione su un tema come la natalità”

In seguito agli episodi di violenza, Gigi De Palo, il presidente della Fondazione per la Natalità, ha espresso il suo disappunto. “Anche oggi ci sono state forti contestazioni: ci dispiace molto che su un tema che riguarda tutti come la natalità ci si divida così aspramente,” ha dichiarato De Palo. “Non è nel nostro DNA qualsiasi forma di contestazione violenta. Questa non porta a risolvere i problemi ma porta all’immobilismo che purtroppo da 40 anni lo ha peggiorato”.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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