Cronaca
Taxi Roma “Pronti a Fare le barricate se Gualtieri non si ravvede”

Taxi Roma s’infiamma la battaglia contro la giunta di Roberto Gualtieri che vuole far pagare le nuove licenze taxi anche a chi il taxi già lo guida da diversi anni e soprattutto, visto che fino a oggi le licenze dei taxi erano sempre usciti a titolo gratuito e soprattutto perché a quanto trapela per gli Ncc le nuove licenze dovrebbero essere a titolo gratuito.
“Pronti a fare le barricate, se Gualtieri non si ravvede”
così in una nota il presidente del Comitato Sostituti alla guida taxi di Roma Capitale, Paolo Macioci.
“Negli ultimi giorni sono uscite su alcuni quotidiani delle indiscrezioni su criteri e costi per il bando di concorso per il rilascio di nuove licenze taxi ed Ncc. Iniziamo col dire che non ci risulta nessuna interlocuzione continua con le associazioni di categoria, tantomeno con noi, ci viene da pensare che il Sindaco si confronti solo con alcune sigle in gran segreto. Se dovessero essere vere le indiscrezioni riportate da alcuni organi di informazione, siamo pronti ad incrociare le braccia e se non dovesse bastare, ricorreremo ad ogni azione legale possibile”.
Taxi Roma impossibile pagare 70.000 euro per le nuove licenze
Il presidente continua della dell’associazione continua “70.000 euro per avere una licenza taxi a Roma per chi da anni dà un servizio per il comune alla cittadinanza, è una cifra inaccettabile, Gualtieri è molto bravo a parlare di precariato, un pò meno bravo a risolverlo, si ravveda e soprattutto si confronti con noi, ci sembra che i suoi collaboratori non abbiano spiegato al meglio la nostra situazione”.
In conclusione il Comitato Sostituti precisa:
“Un sostituto alla guida dovrebbe secondo le indiscrezioni, avere i titoli, passare un esame scritto, uno orale e pagare 70.000 euro, se non riuscisse in tutto questo, non potrebbe avere una licenza ma potrebbe continuare a fare il tassista come sostituto. Quindi secondo il Comune di Roma, per avere una licenza taxi bisogna essere ricco e plurilaureato, probabilmente ha intenzione anche il sindaco di partecipare al bando. Mentre da quello che apprendiamo le autorizzazioni Ncc saranno gratuite, una disparità di trattamento incomprensibile. Questa è l’amministrazione che per storia dovrebbe star dalla parte dei più deboli, non ci sembra proprio”.
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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