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Una coppia prima divide i proventi dei film porno, poi la Richiesta di pagamento di 32mila euro

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Una coppia prima divide i proventi dei film porno, poi la Richiesta di pagamento di 32mila euro

Collaborazione in rete e abuso

Una coppia, dopo aver condiviso insieme siti web con contenuti per adulti e aver generato guadagni significativi da questi, si è separata. Le dinamiche tra loro però hanno subito presto un cambiamento drastico, passando da un normale accordo commerciale a un caso di molestie e stalking. L’individuo maschile ha infatti chiesto alla sua ex compagna ben 32mila euro come risarcimento per la fine della loro collaborazione.

I due caricavano video hard su piattaforme online per adulti, arrivando a guadagnare più di 7mila euro al mese. Il 40% di questi guadagni andava all’uomo, un trentenne di Viterbo che si occupava di adescare i clienti. Quando la donna ha deciso di lasciarlo, lui ha preteso di continuare a ricevere la sua quota. La situazione ha degenerato fino al punto che l’uomo ha iniziato a minacciarla e a farle appostamenti sotto casa, arrivando a chiedere 32mila euro. A quel punto la donna ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che hanno arrestato l’uomo per sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori e lo hanno trasferito in carcere.

Conflitti e conseguenze del loro rapporto

La coppia produceva e condivideva filmati sessualmente espliciti su piattaforme per adulti a pagamento. L’uomo si occupava di interagire con i clienti, dimostrando i prezzi e adescandoli. Guadagnava una buona percentuale sui ricavi, arrivando a incassare fra i 500 e gli 800 euro a settimana. Quando però la relazione è finita, è finita anche la collaborazione lavorativa.

L’uomo però non l’ha accettato, iniziando a maltrattare verbalmente la donna e a perseguitarla. Si è fatto vedere più volte sotto casa sua, molestandola. Secondo quanto riportato dall’edizione locale de Il Messaggero, la prima volta che la donna ha chiamato i Carabinieri, l’uomo è riuscito a nascondersi. La seconda volta però è stato identificato e a febbraio sono scattate le prime verifiche.

Minacce ed esecuzione dell’arresto

La situazione è degenerata quando l’uomo ha chiesto un risarcimento di 32mila euro e ha minacciato la donna più volte. A quel punto lei si è rivolta nuovamente alla polizia. La Procura di Viterbo ha emesso un ordine restrittivo nei suoi confronti, che è stato immediatamente eseguito dai militari. L’uomo è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori e trasferito in carcere.

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