Attualità
Uomo di 45 anni ferito alla gamba vicino casa, indagini in corso da parte dei carabinieri

L’Attacco a Monte Migliore
Un uomo di 45 anni è stato ferito in un attacco armato nella zona di Monte Migliore, a sud di Roma. L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte, e la vittima è ricorsa al pronto soccorso con una ferita d’arma da fuoco.
Foto di repertorio.
Dettagli dell’Incidente
Dopo gli spari, l’autore dell’attacco è fuggito. La vittima, un uomo di 45 anni residente a Roma, è stata ferita alla gamba da un colpo di pistola. Pochi minuti dopo l’attacco, l’uomo è arrivato al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia accompagnato dal fratello, con una ferita da arma da fuoco alla gamba.
Indagini in Corso
La vittima non è in pericolo di vita, ma è stata trasferita all’ospedale Sant’Eugenio di Roma per le cure. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pomezia, che stanno indagando sull’accaduto. Nonostante l’uomo non si sia mostrato molto cooperativo, le informazioni preliminari indicano che l’attacco è avvenuto a Monte Migliore, nel IX municipio Eur e confine con il comune di Pomezia, non molto lontano dalla sua casa.
Antecedenti Criminali e Indagini
La vittima, un uomo di 45 anni, aveva già precedenti penali per reati come furti e rapine. La procura della Repubblica è stata informata dell’incidente e gli investigatori stanno esaminando tutte le possibili ipotesi per determinare chiaramente la dinamica dell’evento e identificare i responsabili.
Attualità
Controlli antidroga e sfratti al Quarticciolo effettuati da centinaia di militari e agenti

Il Quarticciolo ha vissuto un’intensa mattinata di controlli da parte delle forze dell’ordine. L’operazione ha avuto come obiettivo il contrasto al traffico di stupefacenti e la gestione di sfratti, coinvolgendo Ater e la Sala Operativa Sociale.
Il dispiegamento delle forze dell’ordine
Il blitz ha visto la partecipazione di centinaia di militari, vigili urbani e poliziotti, che hanno effettuato controlli antidroga per le strade del quartiere. Nella giornata di oggi, martedì 25 febbraio, il quartiere si è svegliato con un gran dispiegamento di forze dell’ordine, tra cui la polizia locale con le pattuglie, gli agenti dell’unità Sicurezza Pubblica ed Emergenziale, del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, del V Gruppo Prenestino e Casilino, e altre unità territoriali.
Controlli e verifiche in corso
Oltre ai vigili urbani, erano presenti anche agenti della Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine sono attive nella periferia Est della Capitale, al Quarticciolo, eseguendo controlli sia nelle strade che all’interno di alcuni alloggi. Gli agenti hanno infatti svolto verifiche congiuntamente con il personale Ater e della Sala Operativa Sociale, entrando in alcune abitazioni per accertamenti.
Il blitz delle forze dell’ordine al Quarticciolo
Attualità
Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

C’è attesa per l’esito degli esami sul sangue della statuetta di Gisella Cardia, previsto per il 4 marzo 2025. Il perito Emiliano Giardina illustrerà i risultati in un’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia, elemento cruciale nella vicenda riguardante la Madonna di Trevignano Romano.
Sviluppi giuridici
Il caso sta per entrare in una fase decisiva, in cui si dovrà decidere tra la richiesta di archiviazione e il rinvio a giudizio nei confronti di Gisella Cardia e suo marito, Gianni. Questo arriva dopo quasi un anno dalla dichiarazione del vescovo Marco Salvi, che ha definito le apparizioni “false” con la formula “Constat de non supernaturalitate”.
Attese udienze e testimonianze
Oggi, 25 febbraio, verrà ascoltato Luigi Avella, ex fedele che ha donato 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano Ets, e che ha sporto diverse denunce contro i coniugi Cardia. Il termine per la deposizione dell’elaborato peritale scade il 28 febbraio, mentre il 4 marzo sarà l’udienza in cui Giardina presenterà i risultati. Secondo alcune indiscrezioni, si è ipotizzato che il sangue sulla statuetta appartenga a Gisella, ma l’avvocato Solange Marchignoli ha sottolineato la necessità di prudenza.
Prospettive future
Qualora i risultati mostrassero una traccia di DNA unica, escludendo altre fonti, il giudice potrebbe riconoscere la configurazione del reato di truffa aggravata, suggerendo che Gisella possa aver utilizzato il proprio sangue per “suggestionare” i fedeli al fine di ottenere donazioni. Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro della vicenda della Madonna di Trevignano.
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