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WhatsApp rivoluziona le foto profilo utilizzando l’IA

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WhatsApp rivoluziona le foto profilo utilizzando l’IA

Nuove Funzionalità Basate sull’Intelligenza Artificiale in WhatsApp

WhatsApp sta per introdurre una serie di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Una delle aggiunte più interessanti che vedremo nei prossimi mesi è la possibilità di creare immagini generate dall’intelligenza artificiale. Attualmente, l’app di messaggistica sta testando un metodo più semplice per permettere agli utenti di creare queste immagini da condividere con amici e contatti. L’opzione è stata individuata nella versione beta per Android 2.24.11.17, rilasciata questa settimana.

Accesso Limitato ai Tester Selezionati

L’opzione è attualmente disponibile solo per alcuni tester selezionati che hanno già accesso al chatbot AI di Meta. Gli utenti di paesi come l’India hanno infatti avuto un’anteprima del chatbot alimentato da Llama, l’IA di Meta, disponibile su WhatsApp sin da aprile. Numerosi utenti hanno segnalato l’aggiornamento che introduce il chatbot AI di Meta nel loro feed di chat su WhatsApp, posizionato appena sotto l’icona + che permette di avviare una nuova conversazione. Per gli utenti iPhone, l’icona di Meta AI appare nella barra di ricerca in cima all’interfaccia.

Nuova Scorciatoia per le Immagini Generate dall’AI

Per quanto riguarda la nuova scorciatoia per creare immagini generate dall’AI, WhatsApp sta aggiungendo l’icona di Meta AI all’interno della casella degli allegati chiamata “Immagina”. Toccando questa icona, si apre una finestra di dialogo del chatbot di Meta AI, che chiederà di scrivere un prompt in base al quale il modello genererà l’immagine. L’integrazione tra WhatsApp e il chatbot AI di Meta non si fermerà qui: l’app di messaggistica intende offrire agli utenti la possibilità di creare e utilizzare foto profilo generate dall’AI.

Competizione con Altre App di Messaggistica

WhatsApp non è l’unica app di messaggistica a beneficiare del potere dell’IA. La scorsa settimana Microsoft ha rilasciato il suo Copilot come bot per gli utenti di Telegram, che permette di creare poesie, riassumere articoli e tradurre contenuti con l’aiuto di un prompt.

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

Un presunto caso di ricatto ha coinvolto un’ex amante scambista, che avrebbe minacciato un uomo di inviare foto compromettenti alla moglie se non fossero stati pagati 5.000 euro. Secondo quanto riportato, ‘l’uomo ha ricevuto un messaggio dove si richiede il pagamento in cambio del silenzio’.

Le autorità sono state allertate e hanno avviato un’indagine per identificare la donna e valutare le azioni legali da intraprendere. L’episodio ha suscitato un dibattito sulle pratiche di ricatto e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire tali situazioni.

Il caso evidenzia l’importanza della consapevolezza e della sicurezza nella vita privata, specialmente in un contesto digitale dove le informazioni personali possono essere facilmente utilizzate contro di noi.

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