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Attualità

18enne studentessa della Luiss denuncia l’accaduto.

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Arresto del Fotografo di Moda Fiorentino

Il noto fotografo di moda fiorentino è stato arrestato dopo la denuncia di una giovane di 18 anni, aspirante modella, iscritta al primo anno dell’università Luiss.

Le Accuse Contro Moreno Galli

Moreno Galli, fotografo di moda e cofondatore di una nota agenzia, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, a seguito della denuncia di una studentessa romana di 18 anni, iscritta al primo anno di università presso la Luiss. Secondo l’accusa e le prove a suo carico raccolte in fase di indagine dai carabinieri del Nucleo investigativo, avrebbe abusato della giovane approfittando del suo ruolo e promettendo lavori e nuovi provini.

Racconti della Vittima

La presunta vittima ha raccontato di aver incontrato il 63enne più volte. Nell’ordinanza di custodia cautelare sono quattro gli incontri finiti all’attenzione degli inquirenti. Nel primo l’uomo, dopo le "misurazioni" e prima che andasse via, l’avrebbe spinta contro la parete quando erano rimasti soli alzandogli la maglietta scoprendogli il seno "Rimasi impietrita, esterrefatta, sorpresa, imbarazzata, infastidita ma non riuscii a muovermi. “Stai tranquilla, non voglio fare niente”, mi disse lui e mi lasciò andare", è il racconto della giovane riportato oggi dal Corriere della Sera.

I Successivi Incontri

Il secondo incontro si tiene questa volta a Firenze, in un B&B e qui le "misure" vengono prese direttamente dal fotografo che, secondo la testimonianza della 18enne, l’avrebbe toccata dappertutto e nelle zone intime, costringendola a un rapporto sessuale. Il terzo incontro si svolge in una stanza di un albergo di lusso in zona Trinità dei Monti a Roma. Galli ha convocato la ragazza promettendogli uno shooting per un importante marchio. Anche questa volta il copione si ripete, come durante l’ultimo incontro svoltosi a Firenze lo scorso gennaio.

La Denuncia e le Parole della Vittima

Alla fine la ragazza decide di denunciare quell’uomo così tanto più grande di lei, di successo e che prometteva di aprirgli le porte di un universo fatto di successo e glamour. Queste le sue parole riportate sempre dal Corriere: "Non sono venuta prima per vergogna e soprattutto perché mi sento io colpevole dal momento che non ho mai reagito, per paura, o comunque ho continuato a incontrarlo. Poi ho capito che la cosa giusta era denunciare quest’uomo per quello che mi ha fatto, anche perché vorrei evitare che altre ragazze come me, prese dalla brama di fare successo in quel mondo, si possano ritrovare in queste situazioni".

Ipotesi di Altre Vittime

E potrebbe non essere l’unica giovane finita nella rete dell’uomo, ma non ci sarebbero al momento altre denunce. Secondo il gip l’uomo era bravo a "cogliere di sorpresa la vittima", facendo passare come "normali" alcuni comportamenti, per poi forzare la ragazza a rapporti sessuali grazie alla "sudditanza psicologica", dovuta alla differenza di età e alle promesse.

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Roma, Torna l’anticiclone africano: afa e caldo intenso in arrivo

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METEO ROMA

Il Ritorno dell’Anticiclone Africano

L’anticiclone africano alza le temperature a Roma e nel Lazio. Ecco le previsioni del meteo per oggi lunedì 8 luglio 2024.

Le Previsioni Meteo per Roma e Lazio

Le previsioni del meteo a Roma e nel Lazio per oggi, lunedì 8 luglio, registreranno un cielo sereno con sole e temperature comprese tra 20 e 32 gradi. Con l’arrivo dell’anticiclone africano, per oggi è prevista una giornata più calda rispetto ai giorni scorsi. Sulla capitale il cielo sarà sereno

Come abbiamo anticipato le temperature saliranno con le temperature massime che toccheranno i 33 gradi sulla capitale e in tutto il Lazio. Stabili invece le temperature minime. Fonte

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Attualità

Disordini e materassi incendiati nel carcere minorile di Casal del Marmo: feriti agenti e detenuti

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Detenuti e Agenti Contusi

Nel corso dei disordini che si sono verificati la scorsa notte nel carcere minorile di Casal del Marmo, sia i detenuti che gli agenti della polizia penitenziaria hanno riportato contusioni. L’incidente ha avuto luogo prima della mezzanotte di sabato 6 luglio, a seguito di una protesta che si è propagata da una singola cella ad altre parti dell’istituto.

La Dinamica dei Disordini

La rivolta ha avuto origine nella cella di un detenuto, da cui si è poi espansa ad altre aree del carcere. Secondo le informazioni disponibili, i detenuti avrebbero appiccato il fuoco ad alcuni materassi, sebbene non sia chiaro come siano riusciti ad accendere le fiamme. Al momento, le motivazioni dietro la protesta rimangono sconosciute.

Intervento della Polizia e Risoluzione

L’intervento tempestivo della polizia ha riportato la situazione alla normalità, placando la tensione all’interno della struttura. Durante l’operazione, diversi agenti e detenuti sono rimasti contusi. A seguito della segnalazione dei disordini, la polizia di Stato è intervenuta con le volanti per gestire l’emergenza.

Un Poliziotto Penitenziario si Suicida

In un altro tragico episodio della notte, un poliziotto penitenziario trentaseienne si è suicidato nella Centrale Operativa Nazionale di Roma, probabilmente utilizzando la pistola d’ordinanza. I sindacati sostengono che la tragedia possa essere legata anche a motivi professionali. Con questo caso, il numero di suicidi tra membri del Corpo di polizia penitenziaria sale a sei dall’inizio del 2024.

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Tragedia ferroviaria a Valmontone: uomo travolto e ucciso da un treno

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Un terribile incidente si è verificato presso la stazione di Valmontone, lungo la linea ferroviaria Roma-Cassino. Un uomo è stato travolto da un treno in transito, perdendo la vita sul colpo. L’identità della vittima, che non aveva con sé documenti, non è ancora stata resa nota.

Linea ferroviaria Roma-Cassino interrotta

A causa dell’incidente, la linea ferroviaria FL6 Roma-Cassino è stata temporaneamente interrotta per diverse ore, causando notevoli disagi ai passeggeri. Il servizio è stato poi ripristinato una volta concluse le operazioni delle autorità competenti.

Investimento mortale a Valmontone

L’incidente è avvenuto sabato 6 luglio intorno alle ore 13:30, all’ingresso della stazione di Valmontone. La vittima, per motivi ancora sconosciuti e sotto investigazione, si trovava troppo vicino ai binari quando il treno l’ha colpita. Il macchinista, nonostante gli sforzi, non è riuscito a frenare in tempo per evitare l’impatto.

Intervento dei soccorsi e constatazione del decesso

Nonostante la tempestiva richiesta di soccorso al Numero delle Emergenze 112 e l’arrivo rapido del personale sanitario, l’uomo è deceduto sul colpo. I medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima.

Indagini della polizia ferroviaria

Sul luogo dell’incidente sono giunti anche gli agenti della polizia ferroviaria che hanno effettuato i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Al momento non è chiaro se si tratti di un suicidio o di un tragico incidente. La salma è stata trasferita in obitorio e resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ulteriori accertamenti.

Per approfondimenti, consultare la fonte.

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Il Cardinale Camillo Ruini Ricoverato in Terapia Intensiva per un Infarto all’Ospedale Gemelli di Roma

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Il cardinale Camillo Ruini è attualmente ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Gemelli di Roma dopo aver subito un infarto. Il prelato di 93 anni ha accusato il malore ieri pomeriggio e ha ricevuto immediato soccorso medico, venendo trasportato d’urgenza presso il nosocomio romano.

Il Ricovero del Cardinale Ruini

Camillo Ruini, già novantatreenne, è stato trasportato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Agostino Gemelli. Fonti del Vicariato romano, contattate dall’Ansa e dall’AdnKronos, hanno confermato la notizia. Il cardinale si è sentito male nel pomeriggio di sabato 6 luglio e i soccorsi sono stati tempestivi: il personale sanitario lo ha accompagnato in ambulanza direttamente nella Rianimazione dell’ospedale.

Il Ruolo del Cardinale Ruini nella Chiesa

Ruini ha avuto un ruolo significativo nel Vicariato di Roma e nella Conferenza Episcopale Italiana (Cei). E’ noto che nel 2015 ha avuto problemi di salute che lo hanno portato a essere ricoverato per accertamenti all’istituto di ricerca Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia.

Chi è il Cardinale Camillo Ruini?

Il cardinale Camillo Ruini nacque a Sassuolo, in provincia di Modena, il 19 febbraio 1931. È vicario generale emerito di Sua Santità per la Diocesi di Roma e arciprete emerito della Papale Basilica di San Giovanni in Laterano. Inoltre, è gran cancelliere emerito della Pontificia Università Lateranense e presidente emerito della “Peregrinatio ad Petri Sedem”. Si è laureato in Filosofia e Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e fu ordinato sacerdote l’8 dicembre 1954.

Le Cariche Detenute dal Cardinale Ruini

Ruini ha ricoperto diversi incarichi di prestigio. Il 28 giugno 1986 Papa Giovanni Paolo II lo nominò segretario generale della Cei e il 7 marzo 1991 ne divenne presidente, incarico che mantenne fino al 7 marzo 2007. Successivamente, il 1° luglio 1991, fu nominato vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma e arciprete della Patriarcale (ora Papale) Arcibasilica Lateranense, fino al 27 giugno 2008.

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Suicidio di un Agente della Polizia Penitenziaria a Roma: L’allarme dei Sindacati

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Tragedia a Roma dove un agente della polizia penitenziaria di 36 anni si è tolto la vita con l’arma di servizio.

Dettagli dell’Accaduto

Un tentativo di capire il perché dell’ennesimo dramma: un agente della polizia penitenziaria ha scelto di togliersi la vita nella notte tra sabato 6 e domenica 7 luglio a Roma. L’uomo, 36 anni, originario di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, aveva recentemente preso servizio presso la Centrale Operativa Nazionale di Roma, dopo un passato alla Casa Circondariale di Locri e altre esperienze in Calabria. Questo triste episodio porta a sei il numero dei suicidi tra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria nel 2024, l’ultimo registrato a Favignana, in Sicilia, solo pochi giorni fa.

Sindacati: Necessità di Prevenzione e Supporto Psicologico

In seguito all’accaduto, i sindacati hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’agente. Roberto Santini, rappresentante del Si.N.A.P.Pe (sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria), ha dichiarato: “Siamo di fronte a un dramma umano che non può essere ignorato. Ogni suicidio rappresenta una sconfitta per tutti noi e un chiaro segnale d’allarme. Chiediamo al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo di aprire un confronto urgente sul problema del suicidio nel Corpo di Polizia Penitenziaria.”

Secondo Santini, non è più tollerabile che gli agenti, chiamati a garantire sicurezza e ordine nelle strutture penitenziarie, debbano affrontare da soli un carico emotivo e psicologico insostenibile. “Occorrono politiche concrete di prevenzione, investimenti in supporto psicologico e un ambiente lavorativo che consenta agli agenti di esprimere il proprio disagio senza timore di ripercussioni.”

Il Suicidio: Fattori Legati al Lavoro

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha aggiunto: “Sappiamo che il suicidio è il risultato di molteplici fattori, ma l’incidenza di questi episodi non ha precedenti nella storia dell’amministrazione penitenziaria. Non possiamo ignorare le ragioni legate al lavoro svolto. Queste sono morti in servizio e per servizio. Al Ministro Nordio e al Governo Meloni chiediamo una sincera presa di coscienza, perché tutte queste morti rappresentano un peso di responsabilità politica e morale.”

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Muore motociclista di 24 anni

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Tragico Incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma

Un motociclista 24enne è morto in un incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma. La tragedia è avvenuta stamattina, causando la chiusura della carreggiata esterna del Raccordo all’altezza del chilometro 21,000.

Dettagli dell’Incidente

Immagine di repertorio

Un grave incidente stradale si è verificato oggi, giovedì 4 luglio, sul Grande Raccordo Anulare di Roma all’altezza di Settebagni. Un motociclista ha perso la vita in seguito all’incidente, e l’identità della vittima, un giovane di ventiquattro anni, non è ancora stata resa nota. Gli agenti della polizia stradale sono intervenuti per i rilievi di rito e stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Chiusura del Gra per Incidente

Secondo le informazioni raccolte, l’incidente si è verificato intorno alle ore 8. Il motociclista stava percorrendo il Grande Raccordo Anulare in sella al suo veicolo a due ruote all’altezza del chilometro 21,000 e di Settebagni. Per cause non ancora definite, ha perso il controllo della moto, sbandando e cadendo sull’asfalto. L’incidente sembra essere autonomo, senza il coinvolgimento di altri veicoli.

Gli automobilisti di passaggio sono stati i primi a dare l’allarme, chiamando il Numero Unico delle Emergenze 112 e richiedendo l’intervento urgente di un’ambulanza vista la gravità delle condizioni del motociclista. Purtroppo, il personale sanitario giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, avvenuto praticamente sul colpo.

Disagi alla Circolazione

L’incidente ha causato inevitabili disagi alla circolazione, con la chiusura della carreggiata esterna del Raccordo all’altezza del chilometro 21,000. Il traffico è stato deviato in complanare al chilometro 23,100. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e gli agenti della polizia stradale per gestire il traffico e ripristinare la circolazione nel minor tempo possibile.

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Attualità

63enne Maurizio Di Pasquale

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La dinamica dell’incidente

I carabinieri indagano per ricostruire la dinamica dell’incidente nel deposito Atac di Tor Vergata, a seguito del quale è morto il 63enne Maurizio Di Pasquale.

Chi era Maurizio Di Pasquale

Maurizio Di PAsquale, l’impiegato Atac morto nel deposito di Tor Vergata

Si chiamava Maurizio Di Pasquale e aveva sessantatré anni l’impiegato Atac morto ieri dopo essere caduto in un ponte a fossa nel deposito di Tor Vergata a Roma. Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri della Compagnia di Frascati, che hanno svolto un sopralluogo nel deposito di Roma Est, transennato l’area in questione e ascoltato alcune persone. Al momento ciò che si conosce è che il dipendente stava camminando all’interno dell’officina quando, per cause non note e ancora in accertamento, è precipitato dentro ad una buca profonda un metro e 60 centimetri nell’area della manutenzione dei mezzi.

Le ferite riportate e il soccorso

Un volo a seguito del quale ha battuto la testa e ha perso conoscenza, rimanendo gravemente ferito. Soccorso e trasportato con l’ambulanza in codice rosso al vicino Policlinico di Tor Vergata, ha lottato per alcune ore tra la vita e la morte nel reparto di Terapia intensiva, fino a quando i medici non ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

Il drammatico episodio è avvenuto intorno alle ore 6 di ieri, mercoledì 3 luglio. A dare l’allarme sono stati i colleghi, che hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e chiesto l’intervento urgente dei soccorsi. Nonostante la corsa a sirene spiegate in ospedale, per Maurizio, le cui condizioni di salute sono progressivamente precipitate, non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita.

Sciopero e richieste di maggiore sicurezza

Oggi è stato indetto uno sciopero di Atac, con metro, bus, tram a rischio per 8 ore, dalle 8.30 alle 16.30 come vicinanza e lutto nei confronti di Maurizio Di Pasquale e della sua famiglia e per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro.

Le indagini

Il dipendente Atac rimasto coinvolto nell’incidente sarebbe un addetto ai turni, non un operaio, ma una persona che si occupa dell’attività tecnico amministrativa. Non è chiaro al momento perché fosse nelle officine, dato che sono locali dedicati agli operai e agli addetti alla manutenzione. Sul motivo per il quale l’impiegato si trovasse lì e su come abbia fatto a cadere nel ponte a fossa sono in corso le indagini dei carabinieri.

I messaggi di cordoglio

La notizia della scomparsa di Maurizio Di Pasquale si è diffusa rapidamente, e sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, in attesa che venga fatta chiarezza sui fatti. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha definito la morte dell’impiegato Atac "un episodio che lascia sgomenti sulle cui dinamiche mi auguro venga fatta luce al più presto".

"Quanto accaduto è terribile e insieme inaccettabile. Abbiamo da subito interrotto ogni trattativa, come necessario segno di rispetto per il dolore dei familiari e di tutti i colleghi" hanno commentato le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna.

Reazioni ufficiali

"Dispiacere e vicinanza alla famiglia per il grave incidente occorso a un proprio impiegato avvenuta nel deposito di Tor Vergata" dichiara Atac, che si è messa pienamente a disposizione degli organi investigativi per contribuire ad accertare la dinamica e le cause del gravissimo evento".

In serata, l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha dichiarato: "Nell’esprimere sgomento per l’accaduto e vicinanza alla famiglia del dipendente Atac, vittima dell’incidente nella rimessa di Tor Vergata, mi preme sottolineare che l’azienda e le forze dell’ordine sono al lavoro per capire l’effettiva dinamica dell’evento, escludendo che si sia trattato di incidente sul lavoro. Auspichiamo pertanto di poter avere risposte certe in tempi brevi".

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Bus e metro a rischio per 8 ore dopo morte dipendente Atac

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sciopero a Roma

Bus, Metro e Tram a Rischio per Sciopero a Roma

Giovedì 4 luglio, bus, metro e tram a Roma rischiano di fermarsi per otto ore a causa di uno sciopero dei mezzi pubblici. La mobilitazione è stata indetta dopo la morte di un dipendente Atac caduto nel deposito di Tor Vergata. I lavoratori chiedono maggiore sicurezza sul luogo di lavoro.

Annuncio dello Sciopero

Uno sciopero dei mezzi a Roma è in programma per domani, giovedì 4 luglio. Autobus, tram e metropolitane sono a rischio per otto ore. L’annuncio arriva dopo la morte del dipendente Atac nel deposito di Tor Vergata. Le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali Orsa Trasporti e Usb Lavoro privato, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero. Atac ha informato gli utenti che il servizio sull’intera rete non sarà garantito. Lo stop alla circolazione dei mezzi pubblici andrà dalle ore 8.30 alle 16.30. Come ogni giornata di sciopero, sono previste delle fasce di garanzia durante le quali il servizio è assicurato per andare incontro alle esigenze dei pendolari.

Orari dello Sciopero

Lo sciopero dei mezzi a Roma di giovedì 4 luglio seguirà i seguenti orari: inizierà alle ore 8.30 e terminerà alle 16.30. Durante la protesta, nelle stazioni della rete metro che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. L’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città fa sapere che i parcheggi di interscambio resteranno aperti e che il servizio delle biglietterie online non subirà alcuna interruzione, mentre le biglietterie nelle stazioni metro potrebbero subire limitazioni.

Le Fasce di Garanzia

Come per ogni altro sciopero che riguarda i trasporti, anche per quello di domani sono previste delle fasce di garanzia. Autobus, metropolitane e tram saranno garantiti da inizio servizio fino alle ore 8.30 e dalle 16.30 fino al termine del servizio.

Sciopero a Seguito della Morte di un Dipendente Atac

Lo sciopero è stato proclamato a seguito della morte improvvisa di un dipendente Atac, un impiegato cinquantunenne caduto stamattina in una buca utilizzata per gli interventi di manutenzione dei mezzi all’interno del deposito di Tor Vergata. Nella nota si legge: “Dichiarazione di sciopero per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza del personale TPL ai sensi dell’art. 2 comma 7 della Legge 146/1990 e s.m.i”.

Dichiarazione di Natale Di Cola

“Domani è sciopero unitario in Atac, di 8 ore” ha dichiarato Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio. “È la giusta risposta delle lavoratrici e dei lavoratori che incrociarono le braccia dopo che un loro collega è rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio sul lavoro. Negli ultimi 14 giorni, nel Lazio, per la settima volta una persona che stava lavorando si è ritrovata a lottare tra la vita e la morte. Non è la prima volta che capita a chi lavora per far funzionare la Capitale, per questo ci aspettiamo una risposta forte anche da parte delle istituzioni affinché ci sia la giusta attenzione sulla salute e la sicurezza”.Fonte

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Inchiesta Covid. “Nonostante la legge sulla commissione d’inchiesta, ancora non si riesce a partire”

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Nel febbraio scorso è diventata legge, la commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Italia. Ciononostante ancora non si riesce a partire perché Pd e Movimento 5 stelle, allora partiti di maggioranza stanno facendo ostracismo. Questo, in parole povere, il messaggio del Senatore Ignazio Zullo, capogruppo di fratelli d’Italia in commissione sanità.

“Due anni di restrizioni tra le più serrate d’Europa, eppure dati sui decessi da Covid in Italia allarmanti. Basterebbero questi due elementi per rendere necessaria la commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid. Tuttavia, a causa di un ostracismo da parte delle opposizioni, questo lavoro d’indagine previsto da una legge dello Stato approvata nel febbraio scorso non riesce ancora a partire.”

La nota del senatore di fratelli d’Italia conclude così “Oggi Fratelli d’Italia ha dato vita a un flash mob per scuotere le coscienze sul tema: gli italiani devono sapere chi sta impedendo di fare luce su una gestione pandemica che ha impattato gravemente sulla vita dei cittadini”.

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Morte di Satnam Singh, arrestato per omicidio Antonello Lovato: “Condotta disumana”

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Satnam Singh, bracciante indiano morto a Latina

Arresto per omicidio con dolo eventuale

2 Luglio 2024 – 13:38

È stato arrestato con l’accusa di omicidio con dolo eventuale Antonello Lovato, il titolare dell’azienda di Latina dove lavorava Satnam Singh.

Dettagli sull’arresto

Antonello Lovato, il titolare dell’azienda dove lavorava Satnam Singh, è stato arrestato dai carabinieri di Latina con l’accusa di omicidio con dolo eventuale. Lo rende noto la procura di Latina. Stando a quanto si apprende, l’ipotesi di reato era inizialmente di omicidio colposo, ma poi è stato contestato all’uomo il reato di omicidio doloso con dolo eventuale.

Cos’è l’omicidio con dolo eventuale

I medici legali hanno infatti accertato che se il ragazzo fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe "con ogni probabilità salvato". Invece è deceduto a causa della copiosa perdita di sangue avvenuta in seguito all’incidente sui campi.

L’omicidio doloso con dolo eventuale si concretizza quando il soggetto accetta che la morte dell’altro si verifichi con elevata probabilità e, nonostante questo, non si astiene dalla sua condotta. In altre parole, l’omicida, pur non volendo uccidere, capisce che la morte dell’altro possa avvenire con molta probabilità e, nonostante questo, non fa nulla per evitare che l’evento possa verificarsi.

La mamma di Satnam Singh: "Voglio vedere il suo corpo"

Il parere del gip: "Condotta disumana"

"Prescindendo da valutazioni etiche (irrilevanti per il diritto penale) che, nel caso in esame, pure si imporrebbero a fronte di una condotta disumana e lesiva dei più basilari valori di solidarietà, non può sottacersi che l’indagato si è intenzionalmente e volontariamente disinteressato delle probabili conseguenze del suo agire", si legge nell’ordinanza cautelare firmata dal gip di Latina.

"Lovato ha fatto ritorno sui terreni dell’azienda agricola, quando ormai la p.g. intervenuta aveva delineato le circostanze spazio-temporali dell’accaduto e, in presenza dei suoi difensori, ha rappresentato circostanze che allo stato risultano sconfessate", scrive il gip.

Com’è morto Satnam Singh

Satnam Singh è morto lo scorso 16 giugno. Un macchinario per il taglio del fieno gli aveva reciso il braccio e il suo datore di lavoro, Antonello Lovato, lo ha abbandonato in mezzo alla strada a Borgo Santa Maria, Latina. Il 31enne è stato trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, dov’è arrivato in condizioni disperate. Sottoposto a una delicatissima operazione, Satnam Singh è morto poche ore dopo il suo arrivo in pronto soccorso.

Come stabilito dall’autopsia, il ragazzo poteva essere salvato. Aveva perso un braccio e aveva riportato gravi ferite alle gambe, ma se fosse stato tempestivamente soccorso, hanno concluso i medici, sarebbe probabilmente ancora vivo. Tuttavia, il titolare dell’azienda per cui lavorava lo ha abbandonato davanti casa senza chiamare immediatamente il 118.

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