Attualità
Accoltella un uomo alla schiena dopo una lite in strada: ricerca dell’aggressore

L’inizio della lite
Stavano litigando in strada, quando uno dei due ha estratto un’arma e ha colpito l’altro alla schiena, poi è fuggito.
Lite in strada nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 12 giugno 2024, in via Cipro, davanti all’omonima stazione della metropolitana della linea A, a pochi passi da viale delle Medaglie d’Oro. I due, che vivono da tempo come senza fissa dimora, stavano discutendo animatamente quando uno dei due ha accoltellato l’altro. Poi si è dato alla fuga.
Cosa è successo: dalla lite all’aggressione
La discussione si è rapidamente trasformata in una lite sempre più violenta. Poi è avvenuto lo scontro fisico. Uno dei due ha estratto quello che si è presto rivelato essere un’arma da taglio, un coltello o solo un collo di bottiglia, non è ancora chiaro con certezza. Si è gettato addosso all’altro, ferendolo alla schiena. I presenti nella zona al momento dell’aggressione hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono subito arrivati gli agenti della polizia dei commissariati più vicini e gli operatori del personale sanitario che hanno subito soccorso l’uomo.
Come sta l’uomo accoltellato alla schiena
Sul posto, non appena arrivati, gli operatori sanitari del 118 si sono precipitati verso l’uomo ferito alla schiena. Lo hanno curato e lo hanno soccorso, poi lo hanno caricato in ambulanza e lo hanno portato d’urgenza al vicino ospedale Santo Spirito. Una volta arrivato presso il nosocomio, le lesioni riportate sono state valutate con un codice giallo: non rischia la vita, ma si trova ancora in ospedale dove è sottoposto alle cure di medici ed infermieri.
Le indagini in corso
Subito dopo lo scontro, sono stati allertati anche gli agenti della polizia. Sono loro che, arrivati dai vicini commissariati, si sono messi subito in cerca dell’aggressore. Secondo le informazioni dei testimoni, dopo aver ferito alla schiena l’uomo, si è immediatamente dato alla fuga, scappando a piedi in direzione Valle Aurelia. Indagini in corso per rintracciarlo.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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