Cronaca
Roma, al VI Municipio i Vigili multano la pubblicità del presidente Franco

La politica si sa, è ‘sozza’ e quanto abbiamo documentato pochi minuti fa è la prova che a volte non si capisce se è giusto applicare la legge, o magari è meglio chiudere un occhio.
Non è questo il caso. Non certo al VI Municipio di Roma dove i problemi dell’illegalità sono all’ordine del giorno e, magari almeno stasera, era meglio chiudere un occhio, per 3 infrazioni a cui la vela pubblicitaria che sponsorizzava l’evento del presidente del VI Municipio Nicola Franco al campo del Borussia, è stata soggetta.
I Vigili, che si sono indispettiti, chiedendo i documenti e la tessera professionale a chi scrive, sono la conferma che la multa fatta al furgone che sponsorizzava l’evento di Nicola Franco, per quanto sia sacrosanta in base alle leggi del codice della strada, è forse esagerata.
Contromano, sul marciapiede e nell’intersezione stradale. Queste le 3 infrazioni su cui i vigili urbani di Roma Capitale del VI Municipio hanno affisso sul tergicristalli del furgone pubblicitario la pesante multa che dovrà sborsare la concessionaria di pubblicità.
Da fonti raccolte in esclusiva dallo scrivente, relazionandosi con un vigile che ha voluto che esibissi il documento e la tessera professionale dell’albo dei giornalisti, c’è anche da capire se la pubblicità politica è soggetta alle regole relative alla modalità itenerante, ovvero se può stare ferma, nello stesso punto nell’arco delle 24 ore.
A nostra detta, ci è sembrata una sorta di dispetto nei confronti del presidente Nicola Franco, anche se però dobbiamo anche affermare che il furgone pubblicitario, seppur non creasse problemi a nessuno, era sul marciapiede e contromano.
“Ai posteri l’ardua sentenza” , disse qualcuno famoso. Mentre a noi umili giornalisti, non resta che descrivere un fatto realmente accaduto che sembra quasi una forzatura…
Davide Sperati
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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