Attualità
18enne motociclista a processo
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Al via il processo
Al via il processo nei confronti del ragazzo di 18 anni che lo scorso dicembre ha travolto e ucciso in motorino un uomo che stava attraversando sulle strisce a Montesacro.
Dettagli del caso
Al via il processo che vede imputato un ragazzo di 18 anni per aver travolto e ucciso un uomo di 70 anni, Luigi Locantore. Il settantenne stava attraversando la strada a Montesacro, quando il giovane, alla guida di un motorino rubato, lo ha investito e poi è scappato senza prestare soccorso. Locantore, insegnante in pensione, è morto il giorno dopo per le gravi ferite riportate.
Rinvio a giudizio
I fatti sono avvenuti lo scorso primo dicembre a viale Carnaro, nella zona nord est della capitale. Ora è stato confermato il rinvio a giudizio per Gabriele Panelli, il ragazzo in sella al motorino, con le accuse di omicidio stradale, ricettazione e violazione del codice della strada. Sul motorino, con lui, anche un ragazzo di 15 anni nei confronti quale è in corso un procedimento al Tribunali dei minori con le stesse accuse fatta eccezione per l’omicidio stradale.
Udienza preliminare
Nell’udienza preliminare, come riporta il Corriere della Sera, sarà da valutare la tesi del concorso di colpa. In quel caso l’avvocata Viviana Caracciolo, che difende il ragazzo, potrà richiedere la messa alla prova con lavori di pubblica utilità ed evitare il carcere al suo assistito. In caso contrario, potrà affidarsi al rito abbreviato. Nel frattempo i familiari della vittima si costituiranno parte civile.
L’incidente a Montesacro
È successo il primo dicembre del 2023. Originario di Matera, dove ha insegnato per anni, dopo la pensione spesso veniva a Roma per trascorrere del tempo con la figlia. È proprio durante una di quelle visite che è stato investito. Stava camminando lungo le strisce quando il motorino lo ha travolto. I due ragazzi in sella, dopo l’impatto, sono caduti. Hanno abbandonato il motorino in mezzo alla strada e sono scappati.
Conseguenze dell’incidente
L’uomo è stato immediatamente trasportato al policlinico Gemelli in condizioni critiche: è morto il giorno dopo. Nel frattempo, mentre gli agenti si trovavano alla ricerca dei due ragazzi in motorino, sono stato proprio loro a costituirsi: “Siamo scappati, abbiamo avuto paura”.
Attualità
Spaccio di droga a Roma Nord attraverso un linguaggio in codice per ordinare “metà panino” e “tre litri di vino”
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Tre persone sono state arrestate dai carabinieri in un’operazione contro lo spaccio a Roma Nord, a conclusione di un’indagine della procura di Roma coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le operazioni si sono svolte tra Roma Nord e Civita Castellana, in provincia di Viterbo, e hanno portato alla scoperta di un’attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti, culminando nel sequestro di 800 grammi di droga.
Le indagini, iniziate nel 2020, hanno rivelato un’organizzazione attiva soprattutto nelle zone di Prima Porta, Formello e Sacrofano. I carabinieri hanno effettuato servizi di osservazione e pedinamento, documentando molte cessioni di stupefacenti, in particolare cocaina, marijuana e hashish. Il sodalizio si presentava con una struttura gerarchica ben definita, come spiegano le autorità: “Uno, in qualità di capo e organizzatore dell’associazione, mettesse a disposizione la sua abitazione quale centrale di spaccio, definisse i turni dei venditori (per assicurare rifornimento costante alla piazza), procurasse ai pusher lo stupefacente da vendere, remunerasse i sodali con una retribuzione (in denaro o in stupefacente) e provvedesse alle spese legali in caso di arresto con i proventi delle cessioni; mentre gli altri due fossero preposti alla custodia, al confezionamento in dosi e allo spaccio al dettaglio della sostanza.”
Dettagli sulla rete di spaccio
Il giro di droga documentato dai carabinieri era di oltre 500 dosi settimanali, per un valore stimato di circa 10.000 euro. Inoltre, gli inquirenti hanno decodificato il linguaggio in codice utilizzato per effettuare ordini, con espressioni come “un litro intero di latte”, “metà panino”, “tre litri di vino”. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati anche 29.000 euro in contante e sono stati segnalati numerosi acquirenti.
Attualità
L’uomo in palestra è stato salvato da Angela, la poliziotta fuori servizio.
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La poliziotta della Questura di Roma, Angela, ha salvato un uomo mentre si trovava in palestra. Fuori servizio e addestrata in tecniche di primo soccorso, ha subito riconosciuto un arresto cardiaco quando l’uomo si è accasciato a terra. In attesa dell’arrivo del personale sanitario, Angela ha praticato un massaggio cardiaco.
Dopo aver constatato che il massaggio non bastava, Angela ha utilizzato il defibrillatore presente in palestra, somministrando due scariche. Secondo i sanitari del 118, le manovre salvavita della poliziotta sono state decisive per la sopravvivenza dell’uomo.
“Tutto è successo in pochi attimi quando Angela, appassionata di sport, finito il turno mattutino, si è recata in palestra per la sua consueta sessione di allenamento. Al suo occhio di poliziotta non è sfuggito quello che stava accadendo. Un uomo sul tapis roulant si è accasciato a terra. Lei capisce subito la gravità, il signore è incosciente e Angela inizia a praticare il massaggio cardiaco. Senza perdersi d’animo si fa portare un defibrillatore automatico, attuando tutte le procedure della tecnica salvavita. – si legge nella nota diffusa dalla questura di Roma – Due scariche non sono sufficienti, ma lei non demorde, continua a massaggiare fino all’arrivo dei sanitari, che trasportano l’uomo in ospedale dove ha ripreso conoscenza ed è ricoverato in condizioni stabili”.
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