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Cinque arresti e tre minori denunciati: ecco cosa è accaduto

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Cinque arresti e tre minori denunciati: ecco cosa è accaduto

Rissa in Metropolitana a Roma Coinvolge un Gruppo di Borseggiatori

Ancora una maxi rissa in metropolitana a Roma che coinvolge un gruppo di borseggiatori. Ieri chiusa la fermata di Barberini per permettere l’intervento delle forze dell’ordine. Cinque arresti, denunciati anche tre minorenni coinvolti.

L’Inizio del Conflitto

Botte, calci, urla e spintoni. Cosa è successo nel tardo pomeriggio di ieri – sabato 13 luglio – nella stazione Barberini della metropolitana di Roma? Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe iniziato all’interno di un vagone di un treno della metropolitana, quando un borseggiatore ha tentato di derubare un turista che, resosi conto di quanto stava subendo, ha reagito con decisione. Ne è nato un parapiglia: il turista ha tentato di immobilizzare il borseggiatore schiaffeggiandolo. In suo soccorso sono giunti diversi complici che hanno circondato l’avversario del loro complice.

Continuazione del Caos sulla Banchina

Il caos a quel punto si sposta sulla banchina dove il treno si è fermato, a Barberini. Ancora urla, spintoni e anche qualcuno che usa lo spray al peperoncino. Il convoglio rimane fermo alcuni minuti, mentre molti romani e turisti si affrettano a uscire di corsa dalla stazione. A questo punto va in scena il secondo atto della maxi rissa, che coinvolge un gruppo di presunti borseggiatori sudamericani, che affrontano un gruppo di giovanissimi.

Intervento della Sicurezza e della Polizia

Di fronte al caos, la vigilanza privata in servizio all’interno della stazione chiede l’intervento delle forze dell’ordine che arrivano sul posto. La stazione rimane chiusa per circa venti minuti. Il bilancio finale dell’intervento è di cinque arresti per rissa e interruzione di pubblico servizio (si tratta di un 40enne di nazionalità colombiana, di un 24enne e di un 25enne originario del Perù, un cubano di 23 anni e un giovanissimo di nazionalità egiziana di 19 anni). Denunciati anche tre minorenni: un cittadino albanese di 17 anni e due ragazzi di origine egiziana di 16 anni.

Le Ronde di Cicalone: Un Esperimento Finito Male

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, già acquisite dagli inquirenti, dovranno fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto. La rissa di ieri arriva dopo settimane che i borseggi e la sicurezza all’interno della metropolitana di Roma sono all’attenzione dei media, anche per le sortite dello Youtuber Simone Cicalone, ronde anti borseggio terminate con una rissa alla stazione di Piazza di Spagna sempre sulla metro A.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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