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Condannato a 20 anni per l’omicidio di Michelle Causo: tutti i dettagli sul caso

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Condannato a 20 anni per l’omicidio di Michelle Causo: tutti i dettagli sul caso

Omicidio a Primavalle: Chi era Michelle Causo

La Condanna del Giovane Assassino

Il giovane imputato per la morte di Michelle Causo è stato condannato a vent’anni di reclusione. Il tribunale ha accettato così la richiesta del pubblico ministero. Il ragazzo sconterà la pena in un istituto del nord Italia.

Il Ruolo della Procura e il Processo

Condannato a vent’anni di carcere, il ragazzo responsabile dell’omicidio di Michelle Causo a Primavalle, avvenuto il 28 giugno 2023, è stato giudicato colpevole dal Tribunale dei Minori. Il processo, condotto con il rito abbreviato, ha permesso una riduzione della pena di un terzo. La condanna richiesta è stata accolta in pieno dalla procura.

Le Dichiarazioni del Padre di Michelle Causo

La Reazione del Padre

Il padre di Michelle ha commentato così la sentenza: “Ha letto una lettera, ma non è pentito.” Egli ha inoltre affermato: “Grazie al lavoro del pubblico ministero, la premeditazione è stata riconosciuta. Con i suoi precedenti, spero che sconti tutti e trent’anni e che la sua vita sia rovinata come la nostra”.

La Lettera del Condannato

Prima della lettura della sentenza, il giovane ha chiesto di leggere una lettera in aula, rivolta ai genitori della vittima: “Oggi ha chiesto perdono, dicendo che sta pagando ogni giorno per ciò che ha fatto. Non ha mostrato un briciolo di pentimento nella voce”, ha detto il padre di Michelle.

La Sentenza e i Dettagli dell’Accusa

Accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, occultamento e vilipendio di cadavere, il giovane è stato condannato a vent’anni di prigione. Inizialmente detenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, è stato poi trasferito in un istituto del nord Italia per motivi di sicurezza.

Ritrovamento del Corpo di Michelle Causo

Le Circostanze del Ritrovamento

Il corpo di Michelle Causo è stato ritrovato a Primavalle il 28 giugno 2023. Abbandonata in un carrello della spesa all’interno di un sacco dell’immondizia, Michelle è stata scoperta nei pressi dei cassonetti vicini alla sua abitazione, dove è stata accoltellata a morte.

Indagini e Testimonianze dei Vicini

Testimoni oculari hanno visto il giovane camminare con un sacco nero contenente vestiti, apparendo visibilmente agitato. Come emerso dalle indagini, aveva pianificato di gettare il corpo in un dirupo del parco urbano del Pineto. Allertati dai vicini, gli agenti sono intervenuti e hanno subito avviato le indagini.

I Genitori di Michelle Causo e la loro Fede nella Giustizia

La Fede nella Giustizia dei Genitori

I genitori di Michelle, intervenuti su Fanpage.it in occasione dell’anniversario della morte della figlia, hanno dichiarato: “Abbiamo creduto nella giustizia, per noi è un dolore immenso.” Il padre ha aggiunto che né il giovane né la sua famiglia hanno mai cercato di contattarli per chiedere perdono.

Le Versioni Contradditorie del Giovane Assassino

Le Prime Dichiarazioni del Condannato

Durante le indagini, il giovane ha fornito diverse versioni dei fatti, cercando di minimizzare il suo coinvolgimento e di evitare l’aggravante della premeditazione. Tuttavia, le prove raccolte dagli inquirenti hanno dimostrato il contrario, portando alla sua condanna definitiva.

Questo tragico caso, oltre a sconvolgere le vite delle famiglie coinvolte, ha fatto molto discutere anche sull’adeguatezza delle pene per i minorenni nei casi di gravi crimini come questo.

Perquisizione della Casa del Giovane Assassino: Trovati Indizi Sconcertanti

Durante la perquisizione della casa del giovane, gli agenti hanno scoperto una pistola, nonostante l’abitazione fosse stata accuratamente pulita. Il ragazzo ha cercato di difendersi affermando che l’arma era stata usata dalla vittima per minacciarlo.

Il Telefonino della Vittima: Un Archivio di Prove

Contestualmente, gli inquirenti hanno trovato il cellulare della ragazza ancora sporco di sangue. Analizzando il dispositivo, sono venute alla luce numerose chat tra la vittima e l’assassino. Già in passato, il ragazzo aveva menzionato un debito di droga come possibile movente per l’omicidio, riferendo di cifre modeste, prima 15 euro, e poi 30 euro. Tuttavia, successivamente ha dato una nuova versione dei fatti.

La Nuova Versione: Insulti e Reazioni Estreme

# Le Dichiarazioni del Giovane Assassino

Durante il processo svoltosi con rito abbreviato, il giovane killer ha avanzato una nuova spiegazione per il proprio comportamento. Secondo i suoi avvocati, il ragazzo avrebbe reagito agli insulti della vittima, Michelle Causo, che avrebbe toccato temi molto personali e delicati.

“L’ha aspramente insultato su alcune confidenze molto private,” hanno dichiarato i legali, “E lui ha reagito uccidendola.”

Cambiamenti nell’Accusa: Un Tentativo di Minimizzare

La difesa ha presentato diverse nuove versioni degli eventi, eliminando elementi come la pistola, la legittima difesa e il debito di droga. L’unico fattore che rimane nelle affermazioni del giovane è l’insulto ricevuto. L’ipotesi è che il ragazzo stia cercando di cambiare la narrazione per escludere la premeditazione dalle aggravanti.

Conclusioni

Il caso ha visto mutare molteplici versioni, complicando ulteriormente la comprensione di quanto accaduto. Gli inquirenti continuano a indagare per fare luce sulla verità.

# Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/omicidio-michelle-causo-condannato-a-20-anni-il-ragazzo-che-la-uccise-e-getto-il-corpo-in-un-carrello/)

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