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Omicidio di Caterina Ciurleo: Arrestati i Sospettati

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Omicidio di Caterina Ciurleo: Arrestati i Sospettati

I Nomi degli Accusati

Il 23 maggio scorso, Adrian Ionita e Mirko Infante sono stati accusati dell’uccisione di Caterina Ciurleo, un’81enne che è stata colpita accidentalmente da un proiettile mentre si trovava in auto con un’amica.

Detenzione dei Sospettati

Adrian Ionita e Mirko Infante sono stati arrestati ieri sera dagli agenti della Squadra Mobile con l’accusa di aver ucciso Caterina Ciurleo. La tragedia ha avuto luogo mentre la donna si trovava a bordo di una Smart, guidata da un’amica. Le due donne avevano appena visitato un centro commerciale e stavano tornando a casa quando Ciurleo, di 81 anni, è stata colpita da un proiettile. Il proiettile è stato sparato da una Fiat 500 rossa in contromano su via Don Primo Mazzolari. Il bersaglio previsto dell’attacco non era la signora Ciurleo, ma degli individui non ancora identificati che erano su una Volkswagen grigia. Una scena dai toni cinematografici che si è trasformata in una tragica realtà, in un normale pomeriggio infrasettimanale.

Coinvolta in una Faida Tra Bande

Una faida tra bande nella capitale ha trovato una vittima casuale in Caterina Ciurleo. La donna è deceduta dopo ore di agonia in ospedale, a causa di un proiettile calibro nove che le ha trapassato il polmone. Subito dopo l’omicidio, Infante era stato arrestato e poi successivamente rilasciato. Ieri sera è stato nuovamente fermato assieme al suo presunto complice. Un video della sparatoria mostra gli ultimi momenti di vita di Caterina Ciurleo. La Smart in cui si trovava la vittima procedeva su via Don Primo Mazzolari, quando una Fiat 500 rossa si è palesata contromano, dirigendosi velocemente verso una Volkswagen grigia. Gli occupanti della 500 hanno impugnato una pistola e aperto il fuoco, con gli obiettivi che si sono fatti scudo con la Smart. Uno dei proiettili ha colpito la vettura, uccidendo l’81enne. L’amica alla guida della Smart ha fermato l’auto mentre le persone in strada si voltavano per capire cosa fosse successo. Nonostante l’arrivo tempestivo dell’ambulanza, per la donna non c’è stato nulla da fare.

Indagini sui Motivi dell’Agguato

La Polizia di Stato sta indagando per comprendere il motivo della sparatoria. L’ipotesi principale è che si tratti di un regolamento di conti tra bande di spacciatori alla ricerca del controllo sul mercato della droga a Ponte di Nona. Pare che due gruppi si fossero scontrati poco prima nei cortili delle palazzine popolari per questioni legate allo spaccio. Non si esclude che il raid sia stato una vendetta per un’offesa subita, con lo scopo di riaffermare il dominio territoriale.

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